Anche il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha avuto modo di dire la sua sull’importanza del progetto seconde squadre in Italia, in occasione della conferenza per il Next Gen Day all’Allianz Stadium. In particolare, quest’ultimo ha fatto riferimento anche alle prime difficoltà riscontrate agli inizi della Juventus U23 e ad un particolare episodio.
Agnelli sulle seconde squadre: “Tappa importante”
“Si parla molto di Miretti e Fagioli in Nazionale, ma secondo me è più utile parlare dei 7-8 giocatori della Juve nella Nazionale U20. Sin dal mio arrivo, si voleva il progetto delle seconde squadre. Il grande merito va dato a Billy Costacurta che ha spinto per avviarlo. Ne parlai con Cherubini all’epoca e gli dissi che si doveva fare. Per me è una tappa importante che li avvicina alla possibilità di diventare calciatori di Serie A. Sapevamo ci sarebbero voluti 3 o 5 anni per vedere i frutti del progetto, ma ora stanno iniziando ad arrivare. È stato fondamentale lo scouting. All’inizio i giocatori non sapevano neppure cosa fosse perché erano abituati ai prestiti. Dopo quattro o cinque sconfitte della nostra U23 andai da loro e gli ricordai che anche loro erano la Juventus. Il percorso è difficile per alcuni: quelli che si sentono pronti è difficile che accettino di tornare indietro. Miretti, invece, gioca con noi dall’Under 8, quindi lui mette la maglia e gioca, a prescindere da tutto. Per chi arriva più tardi è più complicato: vanno aiutati”.
Ruggero Gambino