Ultimo aggiornamento 21 Novembre 2022 14:51 di Daniele Morico
Siamo solo alla seconda partita di uno dei Mondiali più controversi di sempre e sta già succedendo di tutto. Che Inghilterra-Iran potesse essere una sfida ad alto rischio di protesta era cosa ormai prevedibile, ma già prima del fischio d’inizio si sono fatti notare due episodi.
Il primo riguarda ovviamente il forte messaggio mandato dai giocatori dell’Iran, che non hanno cantato l’inno Nazionale. Messaggio che vuole indicare la strada al popolo iraniano in questo momento di forte tensione sociale, dopo la morte di Mahsa Amini.
Inghilterra, fischi dagli spalti
Il secondo episodio riguarda invece la Nazionale dei Tre Leoni. I giocatori hanno portato avanti il proprio mantra pre-gara, ossia l’inginocchiarsi per le minoranze discriminate.
Il gesto era partito dalle proteste del Black Lives Matter negli Stati Uniti e poi ha preso una dinamica molto più ampia, come simbolo dei diritti civili. Il pubblico di casa non ha gradito il comportamento dei giocatori inglesi e dagli spalti sono partiti diversi fischi. Considerando che l’Inghilterra potrebbe andare avanti nella competizione, la scena è destinata a ripetersi.
Enrico Coggiola