Ultimo aggiornamento 4 Novembre 2022 18:15 di Daniele Morico
La demolizione di San Siro e la conseguente costruzione di un nuovo stadio è uno dei temi principali dello sport milanese. Le parole di oggi del sindaco Sala hanno dato un sapore agrodolce alla vicenda: l’idea di Sala pare essere quella di portare avanti il progetto, ma se ne riparlerà tra un anno.
San Siro, le parole di Sgarbi
Sul tema, alquanto delicato, ha parlato anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della Cultura. Sgarbi ha rilasciato diverse dichiarazioni all’Ansa, facendo trasparire la sua posizione sulla faccenda.
Queste le sue parole: “Il Meazza non si tocca. Non lo dice Sgarbi, ma la legge. San Siro è del ’26, sarebbe come buttare giù l’Eur. Lo stadio è vincolato perché sono passati più di 70 anni. Il vincolo ministeriale sarebbe automatico, ma se dovesse servire lo farò applicare. Infatti servirebbe una decisione ministeriale per farlo abbattere, decisione che non arriverà mai”.
Inoltre, il Consiglio Comunale di Milano si è diviso: otto consiglieri della maggioranza hanno preso posizione sulla demolizione. I consiglieri sono Monguzzi, Cucchiara e Gorini di Europa Verde, D’Amico, Giungi e Pantaleo del PD, Fumagalli e Fedrighini della lista di Sala. A questi otto consiglieri di maggioranza si aggiunge Marcora di Fratelli d’Italia.
Queste le dichiarazioni di Monguzzi, capogruppo in giunta di Europa Verde: “Siamo otto ed il segnale politico è che otto consiglieri di maggioranza sono contro questo progetto, nove con Marcora del centrodestra”.
Enrico Coggiola