Ultimo aggiornamento 31 Ottobre 2022 16:45 di redazione
I fatti di San Siro hanno aperto un dibattito nel cuore del calcio italiano. Quanto in là possono ancora spingersi i gruppi organizzati? Durante Inter-Sampdoria, terminata 3-0 per il Biscione, tantissimi tifosi presenti in Curva Nord hanno abbandonato lo stadio.
Il motivo è da ricercarsi nella morte di uno dei componenti storici della Curva Nord, Vittorio Boiocchi, ucciso in un agguato a Milano. Gli ultras dell’Inter non hanno permesso agli altri tifosi nerazzurri, presenti nel secondo anello verde, di restare all’interno dell’impianto per godersi la partita.
Inter, il comunicato sulla Curva Nord
Dopo gli accertamenti, con la collaborazione delle autorità competenti, l’Inter ha diramato un comunicato che condanna l’accaduto.
“FC Internazionale Milano condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro. Il Club che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza, ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione – ed esprime la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l’amore e la passione per l’Inter. Il Club – che si adopera ogni anno per rafforzare il presidio di sicurezza e di sorveglianza all’interno dello stadio – ribadisce nuovamente la sua totale collaborazione con le Forze dell’Ordine per assicurare la tutela dei diritti dei propri tifosi”.
L’Inter si è schierata, com’era ovvio. Ora c’è da capire se la società prendere provvedimenti seri. L’unica cosa certa è che la faccenda non finisce qui.
Enrico Coggiola