Un semplice malinteso. Potrebbe capitare a chiunque, anche se da quelle parti risulti essere un calciatore che veste la maglia della squadra cittadina, acclamato quindi da tutti, e che risulta poi essere quell’attaccante che continuamente fa esultare i suoi tifosi. Difficile quindi, non riconoscerlo.
Non tutto è scontato però. A confermarlo, è stata la disavventura che ha coinvolto il calciatore dell’Atalanta Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, è stato bloccato dalla security in una banca di Bergamo, mentre si recava a un appuntamento con il suo consulente finanziario.
Come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, a tradire l’attaccante ex Napoli sarebbe stato proprio il suo outfit. Zapata si sarebbe presentato in filiale con una tuta ed una felpa con cappuccio, che avrebbe quindi ingannato la security riguardo l’identità del giocatore.
“Dove pensa di andare?”.
Queste appena citate, sono state le parole utilizzate dalla security a direzione di Zapata, in procinto di varcare la soglia della banca. Il 31enne, ha subito provato a spiegare chi fosse, cercando di identificarsi.
A placare gli animi, ci ha poi pensato il responsabile della filiale Fideuram, che è personalmente intervenuto per permettere a Zapata di entrare in banca. Di seguito, le dichiarazioni del direttore, andando a giustificare l’operato dei suoi uomini:
“Duvan è un nostro cliente, ma la security non lo poteva sapere. Gli addetti stavano semplicemente facendo il loro lavoro, garantendoci un servizio di vigilanza in un interspazio tra l’ingresso e la strada”.
Giulio De Pino