Ultimo aggiornamento 7 Ottobre 2022 15:39 di redazione
Gonzalo Higuaìn ha da poco annunciato il ritiro dal calcio giocato una volta conclusa la stagione nella Major League Soccer. Ai microfoni di GOAL, il bomber argentino ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, soffermandosi sui momenti cruciali che l’hanno portato ad essere uno dei numeri 9 più forti degli ultimi trent’anni.
“La squadra dove ho giocato più a lungo è stata il Real Madrid, poi ho giocato quattro anni alla Juve, tre anni al Napoli, poi sei mesi al Milan, sei mesi al Chelsea. Se devo giudicare in base al tempo che ho passato in un club, posso dire Real Madrid, Napoli, Juve per l’affetto reciproco che mi lega a queste piazze. Ho vissuto bei momenti in tutti i club in cui ho giocato e anche con la Nazionale“.
Sull’esperienza al Napoli – “Sono momenti impossibili da dimenticare. È una delle sensazioni più belle che puoi provare da giocatore, ossia sentire uno stadio pieno di persone che urlano il tuo nome dopo un goal: mi viene la pelle d’oca a pensarci oggi. Ma può succedere anche il contrario. Non tutto è bello nel calcio. Un giorno 60.000 persone stanno urlando il tuo nome. Quindici giorni dopo, potrebbero insultarti“.
Infine un consiglio per tutti i giovani calciatori – “Il messaggio che vorrei trasmettere a tutti quei ragazzi a cui piace giocare a calcio è che devono essere mentalmente forte, perché altrimenti non saranno in grado di arrivare in alto. Ci sono anche giocatori che non sono così abili, ma sono molto forti mentalmente e sono in grado di arrivare ad un livello elevato, ma l’unico modo per poter avere una buona carriera è avere abbastanza forza mentale per poter raggiungere la vetta”.
Andrea Trione