Sabatini: “L’addio alla Salernitana un equivoco, cosa è successo”, poi l’incredibile retroscena su Pogba!

Ultimo aggiornamento 5 Giugno 2022 11:12 di redazione

Il Corriere della Sera ha recentemente intervistato in esclusiva Walter Sabatini. Il dirigente ha da poco terminato la sua avventura alla Salernitana, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo salvezza della squadra campana. Sabatini ha trattato numerosi argomenti, come la separazione con il club del presidente Iervolino e del futuro del calcio italiano.

In merito alla questione Salernitana, l’uomo mercato ha detto: “È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose“.

Serie A Salernitana Sabatini

Poi, Sabatini ha proseguito l’intervista rivelando un clamoroso retroscena: “Ho avuto scontri tremendi con agenti che esageravano. Ma, per esempio, mi rimprovero ancora quando ai tempi della Roma litigai a sangue con il povero Raiola, perché venne a chiedermi una commissione di 4 milioni su un giovanissimo Pogba. Ci insultammo a vicenda, oggi mi rammarico invece molto e sono convinto di aver fatto una cavolata colossale, perché quella era sì un’operazione eticamente ai limiti, ma alla fine avrei portato alla Roma un valore tecnico e patrimoniale enorme. Non ho avuto il coraggio di farlo. Sono le cose del calcio: c’è una questione generale sulla quale siamo tutti, o quasi, d’accordo; poi ci sono le situazioni particolari, contingenti, nelle quali bisogna pensarci un attimo e valutare la bontà dell’occasione. Il calcio, spesso, si fa affrontando certe questioni”.

Inoltre, il dirigente ha parlato con rammarico della fine della sua ultima esperienza a Salerno ed al riguardo ha affermato: “È una triste fine per un’avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un’opera d’arte”.

Juri Modugno

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