Ultimo aggiornamento 10 Aprile 2022 14:01 di Federico Cataldi
Il Corriere Veneto ha intervistato Daniele Orsato che ha parlato così riguardo alla sua carriera arbitrale e ai sogni da ragazzo. Queste le sue parole:
«Mi stavo allenando a Recoaro quando mi arriva una videochiamata da Rosetti, designatore Uefa. Mi fa una domanda: ‘Sei pronto per fare un’altra partita?’ Ma in quel periodo l’unica partita da giocare era la finale di Coppa tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Sono tornato a casa, mi sono seduto sul letto e ho pianto. Quando i miei figli mi hanno visto con le lacrime hanno capito subito che mi era stata assegnata la finale e ci siamo abbracciati. Devo dire che la notizia della designazione è stata un’emozione ancora più grande dell’arbitraggio».
«Da ragazzino avevo la curiosità di sapere perché si accendeva la luce e il mio obiettivo era di diventare elettricista. Ho studiato al centro di formazione professionale di Trissino e poi ho trovato lavoro. Il primo giorno indossai la tuta blu e in mano avevo la cassetta degli attrezzi, uscii di casa e aspettai lungo la strada i colleghi che mi dovevano passare a prendere. Su quella strada, mentre aspettavo, pensai che il mio sogno lo avevo raggiunto».