Ultimo aggiornamento 3 Aprile 2022 23:52 di Gabriella Ricci
In una sfida che ha fatto e continuerà a far discutere, l’Inter è riuscita a spuntarla e a imporsi sulla Juventus grazie al rigore battuto – e ribattutto – da Hakan Çalhanoğlu nel finale del primo tempo.
Dopo il fischio finale del match è stato il tecnico nerazzurro a commentare la gara ai microfoni di Dazn: “Questa era una tappa fondamentale, perché ci ritroviamo a rincorrere Milan e Napoli e volevamo rimanere lì in classifica. Abbiamo perso punti che cercheremo di guadagnare da qui alla fine“.
LA GESTIONE – “Non sento molto la pressione, perché sono più avanti con i risultati e con la squadra di quanto pensassi. Nelle ultime partite sono mancati dei risultati e dei giocatori importanti, la strada è ancora lunghissima. L’Inter non vinceva qui allo Stadium da 11 anni e questo ci dà grande orgoglio, ma non si è ancora fatto nulla perché è solo una tappa per avvicinarci a Napoli e Milan“.
IL FUTURO – “Ho un contratto di due anni che la società mi ha già chiesto di prolungare, ho chiesto di aspettare fino alla fine perché secondo me i contratti valgono quel che valgono. Bisogna portare i risultati, andare avanti e io sento grande fiducia da parte di tutti, anche dei tifosi, che ieri sono venuti a incitarci ad Appiano. Per sette mesi abbiamo fatto divertire tanto, è normale che poi sia venuta fuori qualche critica, ma le accettiamo“.
RIGORE – “Il rigore c’era, era già gol sulla ribattuta. All’andata ho lanciato la casacca e sono stato espulso, non ho detto nulla e mi sono preso un pareggio in silenzio pensando alla prossima partita“.
LA GARA – “Non abbiamo avuto molte difficoltà, abbiamo concesso poco ad una grandissima Juventus che sappiamo che tipo di squadra è“.