Ultimo aggiornamento 3 Aprile 2022 10:21 di Vincenzo Boniello
Alla viglia di Milan-Bologna, partita che potrebbe significare tantissimo in ottica scudetto, da Milanello Stefano Pioli, tra l’altro ex tecnico anche degli emiliani, ha parlato nella conferenza stampa pre-gara.
Come interpretare la gara, il Milan merita la pressione di stare lì? “E’ quello che vogliamo sentire, la carica dei nostri tifosi sarà fondamentale ed aspettiamo questo tipo di partite. Tomori ha fatto una bellissima dichiarazione, dicendo che stiamo vivendo una fantastica pressione positiva“.
Domani sarà una partita particolare contro un avversario, Mihajlovic, che non potrà esserci. Cosa ne pensa? “Mi dispiace innanzitutto non poterlo affrontare in campo, ma sicuramente, essendo un uomo forte, sarò sicuro di rincontrarlo. Ho anche assistito alla sua video chiamata”.
E’ il momento della tua carriera più elevato? “Il momento più elevato della mia carriera deve ancora arrivare. Sto preparando questa gara con grande soddisfazione e concentrazione“.
Come ha affrontato la sua squadra questa sosta? “Fisicamente stanno tutti bene, non è tuttavia facile. farò forza soprattutto su quelli che non hanno centrato il mondiale e sulla loro fame”.
Come vede i suoi ragazzi in questo rush finale? “E’ un gruppo attento e concentrato a cui non posso fare nient’altro che complimentarmi con loro per come tengono alto il focus. Ogni partita è un treno su cui è impossibile non salire”.
La sosta può cambiare gli equilibri delle squadre che lottano per lo scudetto? “Non credo che possa essere la sosta a cambiare gli equilibri, ma il calendario e le avversarie, con le relative difficoltà. Non abbiamo avuto problemi nel gestire le forze e le energie dei giocatori”.
Quanti meriti si prende per questo primo posto? “Finiamo la stagione e vediamo dove siamo arrivati. Vogliamo affrontare queste ultime giornate con grande energia, forza e positività. Il merito è di tutto l’ambiente”.
E’ meglio giocare per ultimi o per primi? “Non cambia nulla, la nostra prestazione è l’unica cosa che deve interessarci. Rispettiamo il calendario guardando solo a noi”.
Il Bologna, squadra intensa e fisica, può influenzare le sue scelte soprattutto sulla trequarti? “Si, ho un unico dubbio a centrocampo ma sono tranquillo perchè i giocatori stanno bene e vogliono tutti giocare, è un bene avere caratteristiche diverse“.
Guarderà Juventus-Inter? “La guarderò ma conta solo quello che faremo noi domani. La pressione è tutta sulle nostre spalle, il nostro destino è solo segnato dalle nostre stesse prestazioni”.
Si aspetta da qualcuno qualcosa in più? “Mi aspetto qualcosa in più da tutti, tutti devono avere quella convinzione e la fiducia di poter determinare qualcosa di importante”.
Rebic può essere schierato in ruoli diversi per poterlo sfruttare di più? “Non credo trequartista, per me potrebbe giocare a destra ma a lui non piace. l’importante è poter essere determinante per la squadra”.
Olivier Giroud e Theo Hernandez con la Francia, come li ha visti, soprattutto quest’ultimo più in avanti ed offensivo? “Li ho visti come ho visto quelle di tutti. Sono contento per Olivier, per Theo penso che sia diventato completo ed affidabile in ogni situazione del gioco e sia facendo bene già cosi”.
Che ruolo avrà Ibra in questo rush finale? “Quello che ha sempre avuto, sia in campo che fuori è importantissimo”.
Teme di più la troppa concentrazione di queste partite o l’entusiasmo dei tifosi? “Non temo nulla, mi fido della squadra, dovremo attaccare e difendere con grande lucidità ed attenzione“.
Che Bologna si aspetta? “Sicuramente non attendista, non è nella mentalità di Sinisa. Mi aspetto un Bologna aggressivo e dunque da affrontare con grande attenzione. Li abbiamo studiati bene sia in fase difensiva che offensiva, vanno affrontati con grande attenzione, soprattutto tenendo d’occhio Orsolini e Soriano”.
Herbert Kilpin diceva che la paura ti tiene in guardia. Il Milan deve avere paura? “Chi teme e ha paura di perdere sono i campioni. I miei stanno facendo di tutto per tenere alto il livello della concentrazione”.