Sono emersi nuovi dettagli da brividi sul caso Quincy Promes. L’olandese, accusato di tentato omicidio nei confronti del cugino, è sotto processo e le ultime novità riportate da La Gazzetta dello Sport sembrano peggiorare la posizione del calciatore.
Il giocatore dello Spartak Mosca avrebbe infatti confessato più volte l’accoltellamento (avvenuto il 25 luglio 2020 dopo una festa di famiglia a Abcoude) tramite conversazioni telefoniche con la sua famiglia mentre non sapeva di essere intercettato dalla polizia. Ufficialmente Promes ha sempre negato l’accaduto, ma queste intercettazioni fanno non solo capire che l’atto violento ci sia stato, ma addirittura che la volontà del giocatore fosse quella di uccidere in maniera consapevole.
Secondo la testata giornalistica olandese NOS alcune delle frasi intercettate non lascerebbero spazio a equivoci: “Perchè gli sei saltato davanti? Gli hai salvato la vita. L’avrei ucciso, lo sai? È stato fortunato”. Queste le parole dell’ex Ajax.
D’accordo con questa versione si trova l’avvocato del cugino, Yehudi Moszkowicz: “Sono confessioni avvenute senza che sapesse di essere registrato. Lo racconta a suo padre, a sua madre e a una zia. È persino indignato che suo padre si sia messo tra lui e suo cugino”.