Dionisi duro sul giocatore: “Dovrebbe ringraziarmi invece di arrabbiarsi”

Intervenuto nel post partita del match contro la Roma, finito in parità, il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha commentato la prestazione dei suoi ai microfoni di Dazn.

Tra le domande, l’ex difensore ha parlato senza mezzi termini anche della rabbia di Traorè dopo la sostituzione nel match di Coppa Italia contro la Juventus: “Lui mi dovrebbe ringraziare, piuttosto che arrabbiarsi, perché grazie al cambio a Torino ha tirato tutta la partita. Con i giovani serve sdrammatizzare, non è maturo e deve capire che per migliorare gli serve continuità. La sua gamba è corta rispetto ad altri che giocano in fascia, per cui se si spegne e si accende durante con la partita i giocatori con gamba non li riprende più. La continuità deve meritarsela però, e per i primi tre mesi non ha dimostrato di volerla così tanto“.

LA PARTITA – “Ci siamo trovati in dieci a 20′ dalla fine, faccio i complimenti ai ragazzi per quanto fatto durante la partita. Peccato non giocare in undici le partite, già era difficile per noi aver giocato giovedì con la Juventus. La Roma aveva giocato martedì e noi siamo anche una realtà più piccola. In undici contro undici credo che l’avremmo portata a casa“.

Dionisi, Sassuolo, Serie A

IL CALO NEL FINALE – “Alla fine arriviamo un pochino stanchi, Berardi non è riuscito a finire la partita per crampi. A volte spendiamo tanto e siamo meno lucidi, la qualità ce l’abbiamo e va riconosciuta, ma vorrei che si migliorasse su altri aspetti che trascuriamo. La qualità tecnica deve andare di pari passo con quella caratteriale“.

LA GESTIONE DEI GIOVANI – “I giovani vanno supportati e gestiti, noi abbiamo scelto di dar loro spazio e farli giocare anche anche nei momenti di difficoltà. A volte leggendo i giornale sembra che i giovani abbiano già dimostrato tanto. I nostri giovani hanno una buona maturità. Non ottima, buona. Per questo vanno gestiti“.

L’ELOGIO DI MOURINHO – “Gli riconosco l’onestà di aver ammesso che il Sassuolo ha grandi doti tecniche, c’è chi non lo dice. Noi abbiamo giocatori con tanta qualità, ma pecchiamo in altro perché non abbiamo fisicità. Per questo dobbiamo portare le partite sempre sul piano del gioco“.

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