Ultimo aggiornamento 19 Gennaio 2022 10:49 di redazione
Pubblicati finalmente tutti i dettagli sul nuovo protocollo anti-Covid da applicare nelle competizioni sportive. Il Ministero della Salute ha diramato la circolare in cui si certifica che si procederà di comune accordo tra tutte le parti in causa, per evitare di far prendere decisioni discordanti dalle diverse ASL territoriali.
Il mantra del nuovo protocollo si basa su regole sicure condivise da tutti, con il fine di garantire il proseguo del campionato.
- Innanzitutto è importante precisare che questo nuovo protocollo ”si riferisce a tutte le competizioni professionistiche e ai massimi campionati dilettantistici salvo previsioni più restrittive decise dagli Organismi sportivi competenti”.
- Le squadre con il più del 35% dei positivi subiranno da parte delle ASL territoriali il blocco dell’intera squadra.
- Nello specifico, per quanto riguarda il calcio, la federazione sostiene che con 8 positivi la squadra può giocare, mentre con 9 elementi infettati dal Covid, numero che corrisponde ale 35% di una rosa da 25 elementi, scatta il blocco dell’ASL.
- Nel nuovo protocollo è inserita anche la sorveglianza per l’utilizzo dei tamponi antigenici e molecolari nei criteri diramati dal ministero della Salute
- In caso di positività ”i soggetti verranno messi in isolamento, monitorati, controllati nei termini e con le modalità previste dalla norma vigente”
- I test antigenici verranno eseguiti ogni giorno per cinque giorni per quanto riguarda i contatti ad alto rischio. Inoltre si inserisce l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 in tutti i contesti oltre all’attività sportiva.
- Peri contatti a basso rischio ””si applicano le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. È raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2″.
- Questo nuovo protocollo è applicato a prescindere dallo stato vaccinale dei soggetti.
- In ogni caso va effettuato un test antigenico 4 ore prima di ogni gara.
In seguito anche le dichiarazioni rilasciate all’Ansa di Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva: “La predisposizione e il varo del documento mettono in risalto che quando si lavora di squadra, da parte del Governo, da parte dell’area sportiva e tecnico-medica del Coni e delle federazioni, si riesce a raggiungere un risultato straordinario, nell’interesse degli atleti e dell’industria dello sport”.
Piero Inferrera