Ultimo aggiornamento 20 Agosto 2021 12:32 di Giuseppe Bondi
Bergomi, storica bandiera nerazzurra e ora opinionista televisivo, ha detto la sua sul nuovo ciclo Inter targato Simone Inzaghi.
Queste le sue parole:
“E’ più debole senza Lukaku e Hakimi. Pesa soprattutto la cessione di Lukaku. Era il leader emotivo, aveva attratto a sé tutti. La società però, considerate le difficoltà in cui si trova la proprietà, ha operato bene. Ha preso Dzeko e Dumfries, entrambi bravi. Ha bisogno di un’altra punta che dia profondità, se la trova resta competitiva per lo scudetto, ma se centra la qualificazione alla Champions avrà fatto il suo”.
Ha poi parlato del mercato in generale soffermandosi sul neo acquisto Edin Dzeko:
“Davanti Dzeko è stato un bel colpo. Ragazzo serio, sta bene fisicamente, ha motivazioni alte: sì, è la soluzione migliore, viste le condizioni, ma non è sufficiente. Dico che hanno lavorato bene perché perso Eriksen hanno preso Calhanoglu. A destra poi è arrivato un buon giocatore come Dumfries. Dzeko è ottimo nel movimento incontro, però a Lukaku sulla palla lunga non gli stai dietro. Serve uno che vada profondo. Thuram ha giocato sempre da esterno, Correa conosce il campionato italiano. Zapata forse era il profilo migliore, poi ci sarebbe il francese Edouard del Celtic, un’idea niente male”.
Sulla Champions:
“Quest’anno ha la sfortuna di essere in prima fascia, sembra paradossale, ma sono più forti le squadre di seconda fascia. Nelle ultime stagioni ha sempre avuto nel gruppo una terza squadra forte: ci vuole un po’ di fortuna. In Europa si gioca un calcio diverso: la Nazionale ci ha insegnato qualcosa. Però passare il primo turno sarebbe auspicabile”.