Ultimo aggiornamento 5 Luglio 2021 19:04 di Pasquale Giacometti
Dopo 17 anni dall’ultima volta l’Italia sportiva si è risvegliata con la consapevolezza di avere all’Olimpiade di Tokyo la squadra maschile di pallacanestro, che ieri ha surclassato la Serbia a Belgrado per 95-102, giocando una delle migliori partite della sua storia, staccando così il biglietto per il Sol Levante.
La squadra, guidata saggiamente da coach Romeo ‘Meo’ Sacchetti, era orfana di tre pedine fondamentali come Belinelli e Datome (i quali hanno declinato la convocazione) e anche di Gallinari, tutt’ora impegnato nelle Finals di NBA con i suoi Atlanta Hawks.
Chi è Niccolò Mannion, storia e carriera
Allora le redini da team leader sono state prese da un ragazzo che fisicamente ricorda i magici elfi irlandesi, ma che le magie le fa con la palla in mano. Il suo nome è Niccolò Mannion, classe 2001 e nato a Siena. Figlio di Pace Mannion, ex NBA e Cantù, la guardia azzurra ha già esperienza NBA, con i Golden State Warriors e gioca con un ‘giocatorino’ come Steph Curry; a causa proprio di un suo infortunio, ‘Nico’ ha avuto più volte la possibilità di giocare, partendo anche dal quintetto base, terminando la stagione con 30 presenze all’attivo, 12,1 minuto a partita e la media di 4,1 punti a partita.
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Mannion autore di ben 24 punti, insieme a Fontecchio, Polonara & co. hanno compiuto un’impresa che non arrivava da ben 17 anni; l’ultima Olimpiade fu Atene 2004, conclusasi con una cavalcata straordinaria da parte della squadra guidata da Pozzecco e Basile e un argento strameritato da parte degli Azzurri.
Chissà che gli Azzurri non possano ripetersi. D’altronde, con un Mannion così…