Il Drago mangiò il Diavolo: il Galles affonda il Belgio e vola in semifinale

Ultimo aggiornamento 1 Luglio 2016 22:58 di

Lille. Città quasi al confine col Belgio. Città di Charles de Gaulle, che ha segnato la storia francese, e di Philippe Noiret, attore noto per la parte del Perozzi in “Amici Miei”, uno dei capolavori di Mario Monicelli. Città del miracolo del Lille campione di Francia, guidato dal volto noto di Rudi Garcia, che con la Roma ha tanto incantato quanto deluso.

Città che ha molto da dire e da raccontare, e che stasera segnerà un altro piccolo capitolo dell’infinita storia del calcio: si gioca qua l’interessantissimo quarto di finale tra Belgio e Galles, l’ultima superstite delle britanniche. La vicinanza geografica della città col Belgio consente di dire che si tratti quasi di una partita casalinga per i Diavoli, che dopo l’iniziale tracollo con l’Italia hanno macinato gol e vittorie, tra cui il sonoro 4-0 rifilato all’Ungheria.

Il Galles, a caccia di un miracolo simile a quelli dei Dogues di Lille. I due pilastri di quella squadra? Moussa Sow, prima punta senegalese che però non è più riuscita a ripetersi ma sopratutto Gervinho, ala di caratura internazionale, che ha fatto della sua velocità l’arma in più della Roma allenata dal francese. Giocatore che ricorda, pur essendo infinitamente inferiore, quel Gareth Bale che sta facendo sognare un intero popolo.

Non è certo l’unico, l’ala del Real Madrid, a rendere questa squadra una mina vagante, nonché una sorpresa, del torneo: la formazione del Galles, stasera, è il consueto 3-5-2, con Hennessey in porta, Chester, Williams e Davies in difesa, Taylor e Gunter sulle fasce, Ledley e Allen a “menare” in mediana, con Ramsey interno di centrocampo a supportare la coppia gol Bale – Robson-Kanu.

Il Belgio, invece, schiera un 4-2-3-1 “rimaneggiato”: Courtois tra i pali, difeso da Meunier, Alderweireld, Denayer e Jordan Lukaku; Nainggolan e Witsel erigeranno la diga a metà campo, lasciando libertà di attaccare a Carrasco, De Bruyne e Hazard, con Romelu Lukaku.

Parte subito fortissimo il Belgio: al settimo minuto, i gallesi perdono l’uso delle coronarie. Prima Carrasco calcia verso l’angolino di destra, trovando un reattivo Hennessey; la palla finisce addosso a Meunier che scaglia un tiro basso e centrale, centrando un difensore. Ma la respinta è ancora troppo corta e la palla termina sui piedi di Hazard, che però trova un’altra deviazione.

E’ il preludio al gol, che arriva pochi minuti dopo, con il gol di uno dei migliori marcatori di questo europeo: Hazard passa a Nainggolan, che senza nemmeno pensarci scaglia una sassata verso la porta di Hennessey, che intuisce, ma non ci arriva. E’ il gol del vantaggio del Belgio!

Il potente tiro di Nainggolan
Il potente tiro di Nainggolan

Lo svantaggio però non demoralizza i britannici che, anzi, prendono coraggio: al 26° Taylor scaglia una sassata, parata però dall’ottimo Courtois. Ma Ramsey non si perde d’animo, e dal dischetto trova la traiettoria perfetta per la testa di Ashley Williams. Il meno atteso, un centrale difensivo vecchio stampo, naturalizzato gallese per le origini del nonno. Il capitano dello Swansea, la squadra più forte del Galles, colpisce di testa. La palla supera Courtois. E ricomincia il miracolo del calcio, con lo “scarso” che supera il campione, il piccolo che supera il grande, la passione che supera il talento.

La "zuccata" di Ashley Williams
La “zuccata” di Ashley Williams

Si va all’intervallo in parità, ma la ripresa è già sotto il segno del Belgio. Lukaku infatti svetta di testa e colpisce verso la rete, ma l’inzuccata finisce oltre il palo sinistro. La partita è sofferta, spezzettata, tirata.

Al 55°, il genio, la classe. Aaron Ramsey, ispiratissimo stasera, lancia perfettamente Robson-Kanu, che si libera con una finta strepitosa della marcatura stretta dei due centrali del Belgio. Solo contro Courtois, non può far altro che metterla dentro. E’ il sorpasso del Galles, che ora conduce il quarto.

Lo stupendo gol di Robson-Kanu
Lo stupendo gol di Robson-Kanu

Il Galles lotta su ogni pallone come se fosse il 90° di una finale mondiale, vince ogni uno contro uno, attacca con rapidità e si difende con ordine.

Al 70° De Bruyne (il più deludente degli europei) prova a mettere un pericoloso pallone in mezzo all’area, che viene però spazzato da Chester. Il Galles non molla, ma il Belgio è veramente forte, e allora ci prova Fellaini a pareggiare i conti con una bella capocciata, che però non centra la porta. La brutta notizia per il Galles non viene dal tiro subito, ma dall’ammonizione per Ramsey, che salterà l’eventuale semifinale.

Il Belgio è ancora rischioso quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Fellaini prolunga di testa per Witsel, che però non trova la giusta deviazione, costringendo il Belgio a ricominciare tutto da capo.

Il tempo scorre, il Belgio si innervosisce, reclama un rigore al 78° per un fallo su Lukaku, ma Skomina decide di non fischiare. All’82° è Nainggolan a cadere, ma per l’arbitro non è rigore. Entra Batshuayi nel Belgio, per continuare ad attaccare.

Ma, nel momento in cui il Belgio sembra poter agguantare il pareggio, succede qualcosa di incredibile: contropiede letale del Galles, con il cross del numero 2 Gunter, che trova, liberissimo, Vokes che non si limita a colpire di testa, ma piazza una traiettoria che sorpassa Courtois per insaccarsi nell’angolino basso. 3-1 Galles.

La traiettoria perfetta di Vokes
La traiettoria perfetta di Vokes

Gli ultimi minuti sono pura accademia, in attesa che Skomina fischi la fine di questa battaglia. Quando poi arrivano i tre fischi, il Galles è finalmente libero di festeggiare. Una, storia, semifinale. Guadagnata con le capacità di una squadra che ha pochi fenomeni, ma nei posti giusti.

Ha Bale, che rimane il capocannoniere di questi europei. Ha Ramsey, che ha dimostrato di poter essere decisivo a causa di un talento straordinario, esagerato. Ha Hennessey, che sarà pure un portiere di una bassa squadra di Premier League, ma finora ha preso solo 3 gol, in 5 partite. Ha Ashley Williams, un capitano che sa soffrire, ma anche segnare. Ha Robson-Kanu e Vokes, due attaccanti che possono far male a chiunque.

E siamo sicuri che la semifinale col Portogallo, la sfida tra BaleRonaldo potrebbe non essere scontata. Anche in chiave pallone d’oro.

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