Tonali, il racconto drammatico sulle scommesse: “E’ stato difficile”

Ultimo aggiornamento 26 Febbraio 2025 10:19 di Giancarlo Spinazzola

Il racconto drammatico di Tonali sul caso legato alle scommesse sportive fa rabbrividire i tifosi, con le difficoltà vissute dal calciatore

Sandro Tonali si è raccontato a seguito del grande caso a lui legato, ovvero le scommesse sportive. Il calciatore attualmente si sta godendo il suo rientro a pieno regime nel calcio che conta, sempre in maglia Newcastle United, di cui è il perno centrale del centrocampo. Il club inglese ha aspettato fortemente il ritorno in campo del calciatore, vista la sua importanza, e gli è stato molto vicino in un periodo difficile della sua carriera. Il centrocampista italiano pian piano si sta lasciando alle spalle l’annata scorsa, vissuta ad allenarsi in disparte e ad uscire mentalmente da quanto accaduto. La ludopatia è una malattia che ha colpito diversi calciatori, ma Tonali è riuscito a vincere questa battaglia ed ora è felice.

Tonali, come sta andando il suo ritorno in campo: Newcastle soddisfatto

Tonali è tornato a guidare il centrocampo del Newcastle United da titolare in questa stagione, dopo aver già lasciato il segno nella precedente, prima della squalifica. Il centrocampista è molto amato dai tifosi – al punto da aver dedicato a lui un coro – e molto apprezzato da Howe, tecnico del club.

Tonali
Tonali, come sta andando il suo ritorno in campo: Newcastle soddisfatto (lapresse) rompipallone.it

In questa stagione il talento italiano ha collezionato 24 presenze in campionato realizzando una rete e un assist. Il suo rendimento sorprende invece in Carabao Cup, con due reti e un assist in 5 presenze.

In casa Newcastle sono molto soddisfatti del calciatore, che ora è seguito anche dalla Juventus per il futuro.

Tonali si racconta: “A 17-18 anni è diventata una normalità scommettere”, poi sullo psicologo e il trasferimento sfumato all’Inter

Tonali è uscito allo scoperto sul caso scommesse e ha rilasciato un’intervista ad Enrico Currò per U La Repubblica. 

A 17-18 anni era diventata una normalità scommettere, soprattutto perché mi portava via tanto tempo. Mi ero abituato” – dice Tonali.

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Tonali si racconta: “A 17-18 anni è diventata una normalità scommettere”, poi sullo psicologo e il trasferimento sfumato all’Inter (lapresse) rompipallone.it

SULLE SCOMMESSE GIOCATE –Giocando online mi sentivo del tutto mascherato, mi chiudevo nel mio guscio – dice il calciatore – ma non mi sono mai reso conto che stesse diventando dipendenza. Chiedere ad una persona se è malata è molto difficile e ti dirà sempre no, anche se in realtà non è così“.

SULLO PSICOLOGO –Nei mesi lontano dal campo ho passato tanto tempo con lo psicologo. Mi ha aiutato a farmi capire di come ero ci ero caduto. La mia disponibilità economica non mi ha fatto accorgere della serietà della cosa. Inoltre – dice Tonalinon potevo assumere farmaci perché col 95% di quelli sarei risultato positivo all’antidoping, così è stato tutto un percorso mentale. Sono stato nelle mani di psicologo e psichiatra per diversi mesi. Mi ero distaccato da tutti“.

SULL’INTERESSE PASSATO DELL’INTER –C’era la possibilità di andare all’Inter, ma non ho mai accettato perché non mi faceva felice. La chiamata di Maldini – per portarlo al Milan – è stata decisiva, se non fossi andato lì sarei rimasto al Brescia.

SUL MILAN – “La passione per il Milan me l’ha trasmessa mio papà. Facevo colazione con la tazza rossonera di Gattuso e quando si è rotta ho costretto mia mamma a sistemarla pezzettino per pezzettino. Anche per questo motivo ho chiesto a Rino il permesso di indossare la sua numero 8“.

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