Serie A, il club scrive una lettera alla UEFA: società furiosa

Ultimo aggiornamento 15 Febbraio 2025 10:15 di redazione

La società è furibonda con la UEFA e ha deciso di prendere in mano la situazione facendo sentire il proprio malcontento

“Quando è troppo, è troppo”, così verrebbe da dire per quanto riguarda quello che una società di Serie A ha fatto dopo le polemiche arbitrali con la UEFA. Una maniera pacifica per contestare ciò che è accaduto, ma senza dimenticare il valore e la voglia di farsi valere nonostante tutto.

D’altronde ogni club è libero di esprimere le proprie volontà in maniera pacifica e costruttiva, un esempio recente è quello del Milan con Ibrahimovic: “Ogni giorno cresco. Oggi Ho imparato che gli arbitri sono sotto all’AIA. Gli arriverà una lettera”. I rossoneri avevano perso la pazienza dopo i fatti di Empoli.

UEFA, designazioni e scelte sbagliate: la società interviene

Naturalmente si tratta della Roma di Ranieri e il motivo è noto a tutti: l’arbitraggio della gara contro il Porto non è andato giù al club, alla società e soprattuto all’allenatore. Il tecnico è stato chiarissimo ai microfoni di Sky, criticando aspramente e senza peli sulla lingua tutto l’operato UEFA, dalla designazione all’arbitraggio in sé.

Roma, le ipotesi per la panchina
Ranieri, una furia nel post partita con il Porto (LaPresse) Rompipallone.it

Il tecnico aveva esordito sottolineando un episodio in particolare: “Avevamo chiesto il cambio sul gol del Porto, e l’arbitro lo sapeva. Abbiamo giocato una partita bellissima, io sono davvero contento per la prestazione. Ora però parlo con Rosetti: tutti sanno che lei è una persona integerrima, come fa a mandare un arbitro che penalizza sempre la squadra fuori casa. Con lui le squadre in trasferta hanno ottenuto al massimo il pareggio. Ma queste cose lei le sa?”.

Poi la protesta è passato direttamente “contro” la decisione principale della UEFA: “In questo stadio caldo lei fa questa designazione? Perché? Prometteva e dava cartellini a caso. Aspettava solo che succedesse qualcosa per dare un rigore e farli vincere. Se ho percepito questa predisposizione? Ho detto ai ragazzi di non fiatare e di non lamentarsi. L’arbitro è convinto di aver fatto bene il suo lavoro. Ci sono otto ammoniti e un rosso da parte nostra, qualcuna c’era. Ma non si può irretire l’avversario in questa maniera”.

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