Ultimo aggiornamento 12 Gennaio 2025 12:04 di Giancarlo Spinazzola
Marcus Rashford al Milan, c’è un problema di non poco conto: una norma vieta tutto
Marcus Rashford al Milan sarebbe di certo un colpo di mercato di assoluto valore per i rossoneri. Un esterno che farebbe senza dubbio la differenza in Serie A, tant’è che anche il Napoli e più recentemente il Como hanno pensato al calciatore in uscita dal Manchester United. Il nazionale inglese ritiene chiusa la sua esperienza con i Red Devils ed è pronto ad una nuova sfida.
L’Italia lo intriga non poco, a maggior ragione se giocare in un top club della nostra Serie A. E così Ibrahimovic è sceso in campo in prima persona per illustrare il progetto rossonero al calciatore e convincerlo a trasferirsi a Milano. Una disponibilità di massima incassata dallo svedese, vero e proprio deus ex machina del club.
Rashford colpo Milan: nel mirino anche Walker
Rashford è stato uno dei colpi individuati dalla dirigenza di via Aldo Rossi dopo l’arrivo in panchina di Sergio Conceiçao. Il lusitano – ma anche e soprattutto la Supercoppa Italiana – hanno ridato nuovo vigore al club, pronto ad investire sul mercato per rinforzare la rosa.
E così Rashford è un obiettivo di assoluto valore individuato per rinforzare la batteria degli esterni offensivi. Il Milan, però, è pronto a piazzare anche un altro colpo, stavolta per le corsie esterne difensive: nel mirino c’è Kyle Walker, di stanza sempre a Manchester, ma nell’altra metà della città.
Walker o Rashford? Una norma condanna il Milan
Il terzino ha chiesto al City di essere ceduto (l’ha ammesso anche Guardiola) e spinge per il Milan, a sua volta a caccia di un cursore di livello visto come sia Emerson Royal che Calabria non abbiano convinto appieno il tecnico. Acquistare Walker e Rashford, per il Milan, è però impossibile. C’è infatti una norma che lo vieta.
Stando alle ultime norme relative al tesseramento per gli extracomunitari, infatti, c’è una limitazione rispetto al tesseramento dei calciatori britannici, equiparati a quelli dell’UE ma non del tutto. Nel comunicato è infatti spiegato come “il tesseramento sia consentito per un solo calciatore britannico per società proveniente dall’estero al di fuori delle limitazioni previste per i calciatori con status di extracomunitario”.