Le mosse a sorpresa che cambiano le partite azzurre non sono casuali: Conte detta legge anche sui dettagli
I numeri non mentono mai, si sa, e rivelano dettagli curiosi che danno una visione del tutto nuova, in questo caso del calcio.
Tra quelli più notevoli di quest’annata di Serie A indubbiamente ci sono quelli delle sostituzioni di Antonio Conte sulla panchina del Napoli. Parlano infatti più di mille parole sulla meticolosità di Conte: ogni giocatore ha il suo incarico, e la gestione delle sostituzioni non avviene mai casualmente.
Tra i dati più curiosi: Matteo Politano è il giocatore che questa stagione è uscito di più dal campo, ben 15 volte, seguito da Lukaku (14). Allo stesso tempo, Giovanni Simeone è quello che è entrato di più dalla panchina (14 volte). Numeri che dicono molto: sulle scelte, la tattica e le chiare gerarchie di Antonio Conte.
Napoli, i dati spiegano il successo di Conte
Politano è sempre stato un punto fermo all’interno della struttura del Napoli “Contiano”, ma anche lui ha un ruolo curioso: quello del cosiddetto partente “di passaggio“. Per quanto spesso parta dall’inizio, esattamente altrettante volte finisce fuori dal campo nel corso di una partita quando, a giudizio dell’allenatore, la partita prende una piega diversa o servono soluzioni. La sua versatilità lo rende un prezioso punto di equilibrio, ma anche uno dei primi a essere sacrificato per assecondare le dinamiche di gioco.
Stesso discorso per Lukaku, sostituito solo una volta di meno: il tecnico leccese ha semplicemente moltiplicato il potenziale offensivo della squadra, nel tentativo di fare la differenza, non solo per pura necessità.
D’altra parte, Giovanni Simeone incarna perfettamente il ruolo di “game changer“. Con 14 ingressi dalla panchina, il “Cholito” è il giocatore sostituito più frequentemente in Serie A. Secondo Conte, Simeone è un’arma ideale per gli ultimi minuti delle partite, quando l’intensità fisica e la capacità di giocare in profondità contro difese stanche possono fare una differenza significativa. L’argentino, dunque, non è solo un attaccante di riserva, bensì un ingranaggio vitale nei piani tattici dell’allenatore azzurro in ottica scudetto.
La gestione di questi cambi, attraverso i numeri citati, designa Politano, Lukaku e Simeone come l’emblema di un sistema in cui anche i minimi dettagli sono studiati per massimizzare la prestazione collettiva. Un modello che, almeno fino a questo momento, sta dando dividendi molto importanti.