Milan, addio sogno scudetto: il divario con la prima è abissale, la previsione è da incubo
Un’altra sconfitta per il Milan, la quarta in 14 gare per i rossoneri che hanno spezzato la striscia positiva di otto punti nelle precedenti quattro gare. I rossoneri erano attesi dal big match contro l’Atalanta, una sfida che poteva davvero rilanciare le ambizioni dei rossoneri in chiave alta classifica. D’altronde Fonseca, almeno a parole, credeva ancora nello scudetto come obiettivo finale in stagione per il Milan.
Ed invece è arrivata la sconfitta, un’altra, con i tifosi dell’Atalanta che hanno intonato il più classico dei “Vinceremo il tricolor”. E la Dea può legittimamente ambire al grande traguardo: al momento è prima in classifica in attesa del Napoli impegnato domani e sogna frutto delle nove vittorie consecutive e di un gioco ormai mandato a memoria dagli interpreti.
Ed il Milan? Al momento è settimo in classifica a quota 22, lontano sei punti dalla Fiorentina quarta che ha però due gare in meno (quella del turno odierno e, ovviamente, la sfida con l’Inter interrotta settimana scorsa). La Champions League, di questo paso, sembra decisamente un miraggio.
Milan, la prospettiva drammatica per i rossoneri
Il divario con l’Atalanta in termini di gioco ed organizzazione è stato lampante, ma Fonseca non è l’unico colpevole, anzi. Mancano alternative di spessore in rosa ed il mercato fatto in estate, con gli arrivi di Pavlovic ed Emerson Royal deludenti, non sembra aver aiutato il tecnico rossonero. I soli Fofana e Morata stanno dando un contributo all’altezza delle aspettative. La sessione di gennaio dovrà servire a “riparare” da alcuni errori commessi, sia di valutazione che di gestione.
Servono colpi per il Milan ma soprattutto è necessario inanellare una serie consecutive di vittorie per scalare la classifica. Di questo passo, infatti, anziché lottare per la qualificazione in Champions League, il Milan si ritroverebbe addirittura in Conference League, per un fallimento totale del progetto tecnico varato dalla proprietà in estate, con l’avvicendamento da Pioli a Fonseca.