Ultimo aggiornamento 6 Marzo 2020 21:13 di redazione
AGGIORNAMENTO ORE 21:10 – La Lega Serie A si è espressa negativamente sulla proposta di Vincenzo Spadafora, come spiega Repubblica.it. Sky aveva proposto di concedere le partite, soprattutto la partitissima Juve-Inter, oltre che in pay tv, anche su Tv8 in chiaro. Ma la proposta non aveva avuto un continuo. Ora con le porte chiuse potrebbe tornre in ballo.
Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha inviato ieri pomeriggio al Presidente della Figc, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino, una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A, almeno per la prossima giornata di campionato. Il presidente della Figc ha acconsentito all’invito del Ministro. Si attende la risposta della Lega Calcio Serie A e di Sky. Di seguito il testo completo:
“Caro Presidente,
nell’attuale fase di emergenza sanitaria – dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima – lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti.
Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure.
E’ con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità.
Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa“.