Scene agghiaccianti quelle che arrivano dal Congo: terribile aggressione all’arbitro che ora è ricoverato in terapia intensiva
Un possibile calcio di rigore non dato, la partita che termina in parità e si decide proprio ai rigori, quindi il caos. Sono scene agghiaccianti quelle che arrivano dal Congo dove la semifinale di Coppa tra FC Tanganyika e OC Renaissance è finita come peggio non poteva.
Sul campo è stato il Tanganyika ad avere la meglio alla lotteria dei rigori, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Un risultato che ha scatenato la violenta protesta dei tifosi del Renaissance che hanno dato vita ad una vera e propria caccia all’uomo, con l’arbitro nei panni della vittima. Alcuni tifosi sono, infatti, riusciti ad entrare sul terreno di gioco al termine del match e, complice la poca sicurezza presente, hanno aggredito in maniera brutale il direttore di gara.
Prima un uomo ha colpito l’arbitro con un calcio alla testa, quindi si sono aggiunti altri tifosi con il direttore di gara che provava a fuggire alla rabbia dei sostenitori. Una fuga non riuscita visto lo stato in cui l’uomo è stato poi soccorso negli spogliatoi dove era riuscito a trovare riparo.
Congo, aggressione all’arbitro: è in terapia intensiva
Le immagini che circolano sul web lasciano poco spazio ai dubbi: l’arbitro, infatti, negli spogliatoi aveva il corpo ricoperto di sangue, con evidenti lesioni sparse su tutto il corpo. I medici delle due squadre gli hanno prestato soccorso all’uomo che ora è ricoverato in ospedale in terapia intensiva secondo le ultime informazioni confermate dalle autorità.
Ma le scene raccapriccianti non si limitano soltanto all’aggressione del direttore di gara da parte dei tifosi. Le immagini, infatti, mostrano anche un’altra scena decisamente da condannare: mentre l’uomo era in gravi condizioni e soccorso dai medici negli spogliatoi, i calciatori del Tanganyika hanno continuato i festeggiamenti come se nulla fosse, incuranti di quanto stava succedendo a pochi metri.
Bisognerà ora capire quali saranno le conseguenze per l’uomo, con le notizie che arrivano dai media del Congo, ancora non confermate, che non lasciano presagire nulla di buono. Non è la prima volta che una partita finisce in questo modo in Congo: le cronache raccontano, infatti, che una partita femminile di qualche mese fa finì con una caccia all’arbitro da parte delle giocatrici. Altre scene da condannare che testimoniano una situazione complicata e troppo pericolosa per i direttori di gara. Con la speranza che quanto accaduto non abbia un epilogo tragico.