Un duro colpo per il Milan che sta avendo ripercussioni anche in questa stagione. L’Inter ha messo a segno una beffa clamorosa ai “cugini”
Il giudizio piuttosto severo su una trattativa di mercato non andata a buon fine ha messo apprensione nei tifosi rossoneri. Errori di questo genere rischiano di compromettere i progetti tecnici di una squadra e non solo nell’immediato.
C’era un periodo in cui il Milan soffiava all’Inter i giocatori migliori, mettendo a segno dei colpi di mercato con degli scambi clamorosi. I nerazzurri di Massimo Moratti compravano tutti i migliori giocatori del mondo ma spesso non riuscivano a valorizzarli e li cedevano dopo appena un anno (vedi Roberto Carlos).
Ad approfittare di questi “scarti” era stato Galliani, con Seedorf e Pirlo che raggiungono l’altra sponda dei Navigli quasi per magia. Purtroppo per i tifosi rossoneri, però, gli anni passano e anche i dirigenti, lasciando spazio a volte a personaggi non troppo all’altezza.
Il Milan attuale ha dovuto fare i conti con delle perdite gravissime a zero, visto che per mancanza di rinnovo di contratto ha dovuto salutare Donnarumma, Kessie e Calhanoglu. Tre pezzi da novanta che potevano davvero far comodo.
Soprattutto il turco sta facendo mangiare i gomiti a tutti i tifosi del Diavolo, specie vedendolo giocare in questa stagione. L’ex giocatore del Bayer Leverkusen è letteralmente esploso dal passato campionato e sta trovando una continuità pazzesca e inaspettata.
Milan, il clamoroso addio di Calhanoglu è colpa della società: la confessione di Mirabelli
Calhanoglu è stato inventato regista da Inzaghi, in un percorso simile a quello effettuato da Andrea Pirlo nel Milan. Piazzato davanti alla difesa a smistare palloni, il turco ha raggiunto picchi incredibili. Basta dare uno sguardo all’apertura magnifica su Di Marco effettuata contro la Juventus per rifarsi davvero gli occhi. Parlando del suo addio ai rossoneri, l’ex dirigente Mirabelli ha svelato alcuni retroscena importanti.
Parlando a Tuttosport, il braccio destro di Fassone ha confidato: “È il Milan che non ha voluto trattenere Calhanoglu, perché lui sarebbe rimasto molto volentieri”. Poi aggiunge: “Ausilio lo conosceva bene ed è stato bravo a prenderlo a zero”.
Il resto è storia, con la consacrazione definitiva e il valore di mercato che oggi è davvero triplicato. Chissà cosa penserà Jerry Cardinale sentendo questo parole, visto che poteva essere un capitale da sfruttare in altro modo.