Caos Maignan, anche il Governo scende in campo. Pronto l’incontro, si studia il sistema inglese: pronta una rivoluzione.
Il caso Maignan ha rotto nuovamente quel velo di omertà che spesso avvolge il mondo del calcio e delle tifoserie. All’interno degli Stadi ci sono dei problemi, evidenti, che vanno contrastati in ogni modo. Il razzismo, senza ombra di dubbio, è uno di questi: l’incapacità, soprattutto da parte delle istituzioni, di porre un freno a questo tema ancora caldo, nonostante il grande chiacchiericcio mediatico di questi anni, rappresenta al tempo stesso un problema ancora più grande.
Alla Dacia Arena si è sentito di tutto e ad essere travolta dall’onda d’odio e razzista di una parte dei tifosi dell’Udinese, è stato proprio Mike Maignan: le immagini del portiere rossonero, stufo e intento a lasciare il campo dopo aver ascoltato reiteratamente i cori beceri dalla curva bianconera, hanno fatto letteralmente il giro del mondo.
Insomma, una figura pessima di tutto il nostro sistema calcio: l’arbitro Maresca costretto a sospendere la partita, giocatori di Milan ed Udinese ovviamente solidali con il portiere francese, ed ancora i video spuntati sul web che mostrano come anche dopo la sospensione siano comunque proseguiti i cori razzisti. Una situazione ormai insostenibile, al punto da costringere anche il Governo ad entrare in gioco.
Caso Maignan, incontro tra Piantedosi, FIGC e Leghe: si guarda al modello inglese
Il Ministro degli Interni Piantedosi, come riportato oggi da ‘La Gazzetta dello Sport’, incontrerà nelle prossime ore Leghe e FIGC per affronterà quello che è un problema ancora vivo, seppur retrogrado al punto da sembrare tanto, troppo stonato nel 2024. I cori razzisti, che in questi anni hanno colpito anche altri giocatori della nostra Serie A come Koulibaly e Lukaku, devono essere debellati, e con essi allontanati in maniera permanente anche tutti i trasgressori che si rendono protagonisti di questi atti definiti “vandalici” e “vigliacchi” da molti utenti anche sui social.
Secondo la rosea, l’incontro tra Governo ed istituzioni del calcio (che dovrebbe tenersi proprio domani) metterà al centro della discussione proprio il razzismo e le misure da adottare per cercare di porre un freno al problema. Si punta all’arresto – si legge – di chi commette o anche chi è complice di atti razzisti: una strizzata d’occhio, di fatto, a quello che è il sistema inglese.
Da capire se passa essere questa un’effettiva strada perseguibile, ed eventualmente con quali tempi si possa mettere in atto un sistema di questo tipo che, di sicuro, sarebbe un’arma concreta per dare una spallata sensibile al razzismo.