Un’altra scomparsa sconvolge il mondo dello sport, addio ad un altro uomo di calcio vero, quello fatto di grinta e cuore, quello degli anni ’60
In Italia gli anni ’60 segnano la svolta per il calcio e non solo. Siamo nel periodo del boom economico in cui si respira un’aria diversa, di libertà ed al tempo stesso di voglia di ricominciare tutto da capo. Questo caratterizza anche il calcio, diventato ormai popolare tra la massa e che cresce sempre di più sul piano economico e strutturale.
La Nazionale Italiana di calcio viene da due eliminazioni al primo turno, ai mondiali del 1950 e del 1954, e dalla mancata qualificazione ai mondiali di Svezia del 1958. Una situazione a cui oggi, purtroppo, siamo abituati date le due mancate partecipazioni a Russia 2018 e Qatar 2022 ma che all’epoca crearono grande scalpore come nel 2017 contro la Svezia e nel marzo 2022 contro la Macedonia.
La rinascita italiana avviene intorno agli anni ’60 e molti appassionati di calcio e calciatori stessi, cavalcano l’onda di nuovo e fresco entusiasmo che vuole rilanciare il calcio italiano e la Nazionale. Tra questi c’è anche Ivan Chiossi.
Ieri mattina all’ospedale Campo di Marte è venuto a mancare Ivan Chiossi, ex terzino della Lucchese a fine anni ’60. Con i rossoneri ha esordito nel ’66-’67, collezionando 32 presenze, giocando anche, tra l’altro, con Giovanni Toschi, cresciuto nelle giovanili della città lombarda e capace di esordire e siglare gol in Serie A con la maglia del Torino.
Ivan Chiossi, la carriera ed il legame con Lucca
Il calcio perde un altro pezzo di storia di periferia, dove in campo si lotta e si cerca la gloria personale e di squadra. Non contano i soldi, c’è sola pura passione e volontà di giocare per divertirsi e far divertire. Si respira aria pura e calciatori come Chiossi hanno condizionato la crescita di molti giovani ed il conseguente periodo successivo in cui l’Italia ed il calcio italiano sono riusciti ad affermarsi.
In carriera Ivan Chiossi ha lasciato il segno grazie alle esperienze con Lazio, Perugia, Parma, Vis Velletri e Vigevano. Nella capitale è stato compagno di Luigi Martini, protagonista della risalita in Serie A dei biancocelesti e pedina fondamentale dello scudetto de 1974.
L’ex terzino della Lucchese è stato una figura molto influente ed infatti era molto conosciuto anche Camigliano dove a fine carriera aveva giocato negli amatori e dove attualmente esiste un Club della Lucchese che lo ricorda con affetto.