“Maxi causa contro Instagram”: la notizia fa discutere

Uno dei più noti e usati social network finisce nuovamente nel mirino delle polemiche: maxi causa contro Instagram da parti di 41 stati americani. Nel mirino l’uso dell’applicazione da parte dei minori.

Chi di noi non ha almeno un account social? Il terzo millennio significa anche questo: essere aggiornati e aggiornare in maniera quotidiana e in tempo reale su quello che succede nel mondo e nella vita di tutti i giorni, a prescindere che si tratti di una personaggio famosa o di una persona comunissima. Social network che negli ultimi anni ha letteralmente spopolato e superato anche la concorrenza è senza dubbio Instagram. I numeri per questo social parlano chiaro: nessuno mai riesce a fare a meno di uno scatto da pubblicare sul proprio profilo o sulle proprie ‘stories’.

Ma quando in ballo viene tirata quella che può essere definito tranquillamente un vero e proprio colosso, non possono mancare certamente le polemiche. In particolare, sono in molti che hanno preso di mira il social network, a causa di un uso che per una parte di utenti (in particolare modo dai minori, ndr) che userebbe Instagram in maniera non impeccabile e sicura. L’ultima polemica arriva dagli Stati Uniti d’America, dove ben 41 Stati attaccano in maniera diretta Meta.

Instagram nel caos: cosa sta succedendo negli Stati Uniti

Instagram è con ogni probabilità il social più utilizzato negli ultimi tempi, superando anche un pioniere del settore come Facebook. E quando la notorietà è così alta, inevitabili sono anche le polemiche.

Causa contro Instagram: notizia a sorpresa
Dagli USA la class action contro Instagram – ANSA – rompipallone.it

È il caso di quanto sta succedendo negli Stati Uniti d’America, dove sono ben 41 gli Stati che si sono scagliati contro il social network. L’accusa nei confronti di Meta, nel dettaglio, è quella di aver utilizzato le funzioni di Instagram (ma anche di Facebook, ndr) per attirare i bambini sulle proprie piattaforme, pur dichiarando che si tratta di strumenti sicuri per i più piccoli.

Non tarda ad arrivare la risposta di Meta: il team, con un comunicato, si è detto “deluso dal fatto che, invece di lavorare in modo produttivo con le aziende del settore per creare standard chiari e adeguati all’età per le numerose applicazioni utilizzate dagli adolescenti, i procuratori generali abbiano scelto questa strada”. In ogni caso, Meta ha ribadito di lavorare costantemente per rendere Instagram, così come tutti gli altri suoi social, degli ambienti sicuri e privi il più possibile da pericoli derivanti da usi non appropriati delle varie piattaforme social.

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