Ultimo aggiornamento 12 Ottobre 2023 11:01 di Enrico Pecci
Nella giornata di ieri in casa Juve è scoppiata la bufera Fagioli, con il calciatore che è coinvolto in un caso di calcioscommesse per il quale è attesa la sentenza a breve
Queste due settimane di sosta saranno fondamentali per Max Allegri e per tutti i bianconeri rimasti alla Continassa e che non sono stati convocati dai rispettivi CT in nazionale. Tra questo c’è anche Dusan Vlahovic, che non ha preso parte all’elenco del CT serbo e che di conseguenza è rimasto a Torino per tentare di recuperare al meglio dall’infortunio alla schiena. La sua condizione fisica è altalenante ormai da due stagioni e in casa Juve si interrogano su come risolvere il problema una volta per tutte. Così come si interrogano anche sulle condizioni di Federico Chiesa, anche lui assente nel derby contro il Torino per dei problemi muscolari.
Ruoterà soprattutto attorno a loro due il destino della Juventus, che al rientro dalla sosta dovrà andare a fare visita al Milan in quel di San Siro, in una sfida che potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini della lotta scudetto. Rossoneri che, dal canto loro, si presenteranno a questo evento senza i big Maignan e Theo Hernandez, entrambi squalificati contro il Genoa e che allo stesso tempo forniscono un assist alla Juve, che deve assolutamente sfruttare questo vantaggio a proprio favore, nonostante non sia una semplice passeggiata.
Caso Fagioli: entro 60 giorni la sentenza definitiva, i dettagli
Juve, che oltre ai già citati Chiesa e Vlahovic, rischia di presentarsi anche senza due centrocampisti illustri e il riferimento non va solo a Paul Pogba, già bloccato dal Tribunale Nazionale Antidoping a causa della positività riscontrata al termine della prima sfida di campionato contro l’Udinese, ma anche e soprattutto a Nicolò Fagioli, finito al centro di un caso di calcioscommesse e che potrebbe andare incontro ad una squalifica che può durare anche fino a 3 anni. Come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, nei mesi precedenti Fagioli sarebbe stato interrogato a Torino, ammettendo di aver scommesso anche sul calcio.
I suoi legali, Luca Ferrari e Armando Simbari hanno messo a conoscenza la Procura della Federcalcio del procedimento della magistratura a carico del loro assistito. Una mossa strategica per tentare di ottenere uno sconto su una potenziale pena sportiva. La Procura sta ricostruendo l’attività di Fagioli sui siti di scommesse illegali, attività che sembrerebbe essere datata di almeno qualche anno. L’apertura del fascicolo c’è stata ad inizio settembre e ora il procuratore Giuseppe Chinè ha fino a 60 giorni per emettere la sentenza, con la possibilità che questa venga annunciata per i primi di novembre.