A causa dello scandalo, la big del calcio europeo rischia di sparire: multa pesantissima
Nelle ultime stagioni vari scandali hanno coinvolto il mondo del calcio. L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha visto coinvolto la Juventus la scorsa stagione. I bianconeri, dopo un’annata molto travagliata, ne sono usciti con una salata multa economica, punti di penalizzazione nella classifica dello scorso campionato e l’esclusione dalle coppe europee per questa stagione. Ora, però, a essere coinvolta in uno scandalo è un altro top club europeo: il Barcellona. Lo scorso febbraio il club blaugrana è stato accusato di corruzione per il caso Negreira, ex arbitro professionista indagato dall’Agenzia delle entrate per pagamenti di circa 7.5 milioni di euro da parte del Barcellona – tramite una terza società – tra il 2001 e il 2018.
Il club catalano, infatti, avrebbe pagato l’ex vice presidente degli arbitri spagnoli per consulenza tecnica poiché voleva assicurarsi che non venissero prese decisioni arbitrali contro il club. Secondo il giudice Joaquin Aguirre, il reato sarebbe stato consumato nel momento in cui il pagamento è stato effettuato, indipendentemente dal fatto che la corruzione sia dimostrata o meno. Tale deduzione mette nei guai il Barcellona e i principali indagati – gli ex presidenti Bartomeu e Rosell – che potrebbero andare incontro a scenari catastrofici.
Caso Negreira, gli scenari per il Barcellona
Il caso Negreira tiene banco da tempo in casa Barcellona. Il club blaugrana, infatti, già in questa stagione ha rischiato di non poter partecipare alla Champions League. Nonostante ciò la UEFA ha deciso di ammettere il club spagnolo con riserva, potrebbe quindi essere esclusa dalla massima competizione europea nelle prossime edizioni. Secondo quanto riportato da As, però, c’è una riflessione degli inquirenti che aggrava la situazione del club catalano. I versamenti fatti all’ex arbitro sarebbero aumentati nel corso del tempo poiché c’era soddisfazione per i risultati ottenuti. Quest’ipotesi di reato scaturisce in un quadro sistematico che ha provocato una disparità di trattamento rispetto alle altre squadre.
Il giudice ha quindi cambiato l’iniziale capo d’accusa – corruzione tra individui – in corruzione ad autorità o funzionario pubblico poiché la Federazione arbitrale è persona giuridica pubblica. L’aumento della gravità del reato commesso, quindi, corrisponde a sanzioni più severe che possono prevedere multe e squalifiche. Qualora dovesse essere condannato, il club catalano rischierebbe perfino di sparire poiché rischierebbe la bancarotta considerando che l’ammenda economica sarebbe calcolata in maniera esponenziale tenendo conto dei titoli e dei ricavi ottenuti dal 2001 al 2018. Il giudice potrebbe quindi decidere di mettere il lucchetto a tutta l’attività chiedendo la sospensione dalle competizioni o addirittura lo scioglimento del club.