Jannik Sinner è finito nell’occhio del ciclone dopo la decisione di non giocare i gironi di Coppa Davis con l’Italia.
L’Italia del tennis si sta avvicinando di gran carriera al girone di Coppa Davis che andrà in scena a Bologna. La nostra Nazionale se la vedrà con Cile, Svezia e Canada per aggiudicarsi un posto nelle migliori otto del mondo. La kermesse tennistica si svolgerà tra il 12 ed il 17 di settembre nel capoluogo emiliano, con la presenza del Cile che riporta alla memoria le vicende del 1976. Tuttavia da quel viaggio è cambiato tanto, soprattutto la valenza dell’insalatiera più preziosa nel mondo del tennis. Infatti il tema più scottante del momento sono le convocazioni di Volandri, capitano non giocatore, e le conseguenti risposte dei giocatori azzurri.
Sono due i temi principali attorno ai quali ruota il dibattito nel tennis italiano: l’esclusione di Fabio Fognini ed il no di Jannik Sinner. Proprio di questi temi ha parlato Adriano Panatta, immortale del tennis mondiale, alla Domenica Sportiva. Partendo dal giocatore di Arma di Taggia, l’oggetto del contendere è la mancata chiamata per il vincitore del Masters 1000 di Montecarlo 2019. Panatta ha difeso così Fognini: “Credo che Fabio sia uno dei più grandi talenti italiano. uno che ha dato tutto in Davis, nonché il nostro miglior doppista. Non so perché Volandri l’abbia fatto fuori, Fognini ha ragione nel chiedere rispetto”.
Davis, Panatta striglia Sinner
Panatta, vincitore del Roland Garros e della Davis nell’annus mirabilis 1976, ha avuto da ridire anche sul no arrivato da Jannik Sinner. Infatti l’altoatesino, che rappresenta il picco del nostro tennis al momento, ha declinato la chiamata di Volandri per Bologna. Nonostante non sia stato l’unico Top 10 a rifiutare la chiamata della propria selezione, vedi Alcaraz, l’atteggiamento di Sinner ha portato alla strigliata di Panatta. L’ex tennista ha inoltre fatto il paragone con Pecco Bagnaia, stoico nel weekend di Misano: “Mi viene in mente Bagnaia. Oggi i giocatori sono come aziende e guardano ai profitti. Soprattutto per chi gli sta intorno. La parte sentimentale è al momento poco sentita”.
Panatta ne ha avuto per tutti, specialmente alla vigilia di un evento importante come la Davis giocata sul suolo italiano. Ciò dimostra l’evoluzione, anche se per molti si tratta di involuzione, del mondo dello sport contemporaneo. Tornando al tennis, Panatta verte le sue critiche verso la poca riconoscenza, da un lato di Volandri e dall’altro di Sinner. Inoltre per l’ex tennista c’è un altro grande problema. Infatti l’Italia non potrà schierare un vero e proprio doppio, considerando l’assenza di Fognini. Per Sinner il discorso è diverso, considerando come l’altoatesino avrebbe potuto avvicinarsi ancor di più al pubblico italiano. Soprattutto nell’anno della consacrazione, in cui è arrivato il primo Master 1000 in carriera.