Cancellati parecchi voli a pochi giorni dalla partenza, italiani disperati in questo periodo di vacanze estive: come chiedere il rimborso.
L’estate del 2023 verrà sicuramente ricordata come una delle più calde mai vissute. A questa frase, per, va purtroppo aggiunto un “finora”: i cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti e con l’andare degli anni sarà sempre peggio, toccando temperature altissime nei mesi più caldi dell’anno.
Anche a causa delle temperature eccessivamente alte (ma non solo), il sud Italia ha dovuto affrontare un periodo di immensa difficoltà. Nelle regioni di Calabria e Sicilia, quest’ultima soprattutto, sono stati tantissimi gli incendi sui monti che hanno bruciato centinaia e centinaia di ettari e hanno messo in pericolo l’incolumità delle persone, con le fiamme che si alzavano a ridosso delle case e hanno costretto le persone a evacuare.
Proprio in Sicilia, all’aeroporto di Catania, un incendio ha causato tantissimi danni agli abitanti siciliani e a tutti i turisti che dovevano raggiungere l’isola. Nulla a che vedere con clima o incendi dolosi, ma sembrerebbe stato causato da un cortocircuito.
Incendio aeroporto Catania, ancora disagi dopo due settimane
Nella serata di domenica 16 luglio (ormai più di due settimane fa), intorno alle ore 23:30, un incendio è partito dal piano inferiore dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” con le fiamme che hanno raggiunto anche il piano superiore dove è collocato il terminal partenze. Non ci sono stati morti o feriti gravi, ma solo qualche persona leggermente intossicata dal fumo.
L’aeroporto è stato inizialmente chiuso, per poi ripartire a mezzo servizio, ma il Terminal A, quello principale dove è partito il rogo, è ancora chiuso. La riapertura è slittata continuamente, con la prossima data fissata al prossimo 7 agosto. La chiusura del terminal principale ha creato enormi disagi e parecchi voli sono stati cancellati oppure dirottati verso gli altri scali siciliani di Palermo, Trapani e Comiso, collegati all’aeroporto di Catania tramite bus navette gratuite che però impiegano fino a 5 ore per compiere il tragitto.
Diversi turisti sono stati costretti a rinunciare al viaggio in Sicilia a causa di questi problemi. Ma, in questo caso, è possibile chiedere il rimborso integrale del biglietto? La risposta è sì. Quando un volo viene cancellato, le compagnie aeree hanno l’obbligo di offrire un volo di riprotezione, ovvero un volo alternativo che garantisca l’arrivo a destinazione.
Il volo alternativo deve essere comparabile a quello cancellato: se la data di partenza è anche un giorno dopo a quello precedente oppure in un altro aeroporto, la compagnia aerea deve pagare il pernottamento in hotel o lo spostamento da un hotel all’altro.
Se il nuovo biglietto non soddisfa le esigenze del viaggiatore, è possibile chiedere comunque il rimborso integrale, sia se il volo è stato cancellato sia se è stato dirottato verso un altro aeroporto. Come ottenere il rimborso? Prendiamo come esempio Ryanair, la compagnia che effettua più voli su Catania: la compagnia aerea irlandese invia una mail per informare del cambio volo e offre due link al passeggero, dove in uno puoi accettare il cambio e nell’altro puoi richiedere il rimborso.