Le dichiarazioni del campione hanno scioccato l’intero mondo dello sport: “Ho pensato al suicidio”.
La questione della salute mentale sta iniziando ad avere sempre maggiore rilevanza all’interno della società odierna ed in particolare modo sta salendo alla ribalta anche nel mondo dello sport. Basti pensare al caso della ginnasta Simone Biles che ha fatto parlare di sé proprio a causa dei propri problemi psicologici dettati dallo stress e dalla pressione a cui gli atleti sono sottoposti all’interno della società odierna.
Spesso il “fantasma” della depressione non è riconoscibile dall’esterno e delle persone che ci sembrano apparentemente inscalfibili in realtà portano sulle loro spalle questo fardello pesantissimo. È questo il caso di Nick Kyrgios, noto tennista, attualmente tra i top 25 nella classifica ATP ma che ha come miglior ranking il 13º posto in classifica generale.
Kyrgios ha la nomea del classico “bad boy”, vi saranno certamente capitati sotto gli occhi negli anni i suoi video in qui distrugge letteralmente le racchette oppure protesta in maniera veemente contro gli arbitri o il pubblico. Proprio per questo, era difficile immaginare, prima che lo dicesse lui stesso, che potesse aver avuto fortissimi problemi psicologici.
Kyrgios rivela: “Ho pensato al suicidio”
Il periodo buio a cui fa riferimento il tennista australiano risale al 2019 durante il torneo di Wimbledon, uno dei tornei più importanti nel circuito tennistico mondiale. Nel corso di quel torneo, Kyrgios è ricordato per aver preso volontariamente a pallate Rafael Nadal, quando lo spagnolo lo stava battendo nel corso del secondo turno. Nessuno avrebbe potuto immaginare cosa stesse passando il tennista, che si è raccontato all’interno di un episodio della serie Netflix “Break Point”, che andrà in onda dal 21 giugno ed è stata anticipata dal quotidiano The Australian.
Durante il match contro Nadal, Kyrgios aveva una vistosa garza sul braccio, ma nessuno avrebbe potuto immaginare il reale motivo, che era ben lontano da quello di un infortunio. Il tennista ha infatti rivelato che in quel periodo era spesso ubriaco, sotto l’effetto di stupefacenti e si fosse allontanato dai propri cari e dalla propria famiglia fino ad arrivare a gesti estremi.
Le garze coprivano infatti le cicatrici dovute a gesti di autolesionismo effettuati dal tennista, che ha raccontato come per riprendere in mano la propria vita si sia affidato ad un reparto psichiatrico a Londra. Ora Nick Kyrgios è tornato a calcare i campi da tennis e i problemi psicologici sembrano un ricordo, una macchia di un oscuro passato dal quale, per dirlo con le sue parole: “Mi sono completamente ripreso”.