Il ricordo di Gianluca Vialli resterà scolpito nel cuore di tanti, soprattutto nel cuore di chi ha avuto l’onore di poterlo conoscere: il retroscena fa commuovere.
La scomparsa di Gianluca Vialli ha lasciato tutti gli appassionati del calcio, e non solo, attoniti e tramortiti. Nonostante la conoscenza della malattia che purtroppo l’ha portato via, nessuno era pronto a quanto poi è accaduto. Non così presto almeno. E dire addio al sorriso che ha scaldato il cuore di ogni italiano nel corso degli Euro 2020 è stato tanto, troppo difficile. Specialmente per chi ha avuto modo di conoscere quell’ex calciatore dall’animo gentile. Molti conoscenti e amici hanno parlato di lui, creando commozione in ogni ascoltatore.
Tra le tante di coloro che hanno ricordato con commozione Gianluca Vialli, per ultime solo in ordine temporale, sono arrivate anche le parole di Gianluca Pagliuca. L’ex portiere dell’Inter, amico dell’ex calciatore dal cuore grande, ha militato tra le altre squadre anche nella Sampdoria. Come compagno appunto di Vialli. I due, insieme a Roberto Mancini e altri, hanno firmato lo Scudetto vinto dal club blucerchiato nel 1991.
E Pagliuca ha voluto con parole d’affetto ricordare colui che è stato di più di un semplice calciatore, di più di un semplice compagno di squadra. Perché Vialli è diventato un esempio. Un combattente che ha lottato fino all’ultimo e che poi con estrema umiltà ha dovuto abbandonare questa terra, pur restando nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto, tramite un rapporto d’amicizia, su un campo da calcio, dagli spalti di uno stadio o semplicemente da dietro lo schermo di un televisore. Le parole di Pagliuca hanno perciò commosso.
Pagliuca e il ricordo commovente di Gianluca Vialli: “Mi manca sempre, manca tutto”
A ‘Radio Anch’io Sport’ su ‘Rai Radio 1’, Gianluca Pagliuca ha ricordato sommessamente il suo amico Gianluca Vialli, dicendo: “Manca tantissimo, mi manca sempre”. Aggiungendo un retroscena che ha stretto il cuore: “Avevamo una chat, mancano i suoi messaggi, i suoi vocali, manca tutto. L’ultima volta che l’ho visto è stata veramente straziante. Ho un ricordo di lui fantastico, lo ricorderemo sempre”.
“Era il numero uno – ha continuato l’ex portiere dell’Inter e della Sampdoria – a livello di leadership. Superava anche Roberto Mancini, che di leadership ne ha tanta. Aveva un modo di approcciarsi unico: con ognuno aveva un approccio diverso, sapeva come comportarsi con ognuno di noi. Voglio ricordarlo sempre con grande amore”.