Ultimo aggiornamento 24 Gennaio 2023 9:06 di Giulia Bianchi
Una vera e propria tempesta si è abbattuta sul calcio italiano, purtroppo vittima costante di episodi e di vicende che demonizzano il movimento agli occhi dei tifosi ma soprattutto a quelli del mondo intero, addetti ai lavori compresi.
Già, poichè un investitore, un fondo, o magari uno sceicco, non ha nessuna intenzione di subentrare o ritrovarsi in situazioni di questo tipo, o più semplicemente investire in un calcio così malato e vittima del sistema stesso che lo governa.
Caso plusvalenze, anche Atalanta e Sassuolo finiscono sotto la lente della procura
Come riportato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, ci sarebbe infatti molta poca trasparenza anche nei rapporti di partnership tra la Juventus e società a lei collegate riguardo a trattative sia in entrata che in uscita, con la procura che, senza alcuna prova certa al momento, indica che sarebbero 6 i club di Serie A coinvolti.
Parliamo di Atalanta, Sassuolo, Monza, Sampdoria, Udinese ed Empoli, con le prime due che, momentaneamente, sono le più pedinate dalla giustizia sportiva, in quanto vittime di intercettazioni molto forti che le riguardano.
L’accusa indaga sull’acquisto da parte della Juventus di Demiral dall’Atalanta e di Manuel Locatelli dal Sassuolo, operazioni molto sospette poichè si presume che le cifre dichiarate a bilancio non siano poi quelle reali ed effettive, come messo in luce proprio dalle parole di Paratici durante le telefonate registrate ai tempi ed ora in mano alla procura.
Caso esterno alla vicenda, poichè di competenza di un’altra procura, è quello dell’acquisto di Osimhen da parte del Napoli per 51 milioni di euro, che, come riportato sempre dalla Gazzetta dello Sport, aveva visto la società partenopea assolta in primavera. Al cospetto di nuove prove, al momento non presenti come riferito dallo stesso legale del Napoli, il caso potrebbe essere però riaperto con la procura di Napoli che dovrà poi provvedere a tutti i controlli necessari.
LORENZO PIERANTOZZI