Ultimo aggiornamento 16 Febbraio 2025 10:27 di Giancarlo Spinazzola
Il fuoriclasse portoghese pronto a cambiare veste nel sistema di gioco del mister connazionale Sergio Conceicao
Il Milan si prepara ad affrontare la sfida cruciale contro il Feyenoord con un importante interrogativo tattico: è meglio attaccare per ribaltare lo 0-1 dell’andata o gestire le energie per un’accelerazione nella ripresa? Sergio Conceição dovrà trovare il giusto equilibrio, sapendo che ogni decisione potrebbe influenzare il destino europeo dei rossoneri.
La partita contro il Verona ha fornito indicazioni preziose. Il turnover effettuato dal tecnico non è stato casuale, ma strategico per preservare giocatori chiave in vista della Champions.
Milan, Conceicao tenta la rimonta: Leao partirà dall’inizio?
Tra le novità, c’è anche il ruolo di Rafael Leao, il cui utilizzo è diventato un argomento centrale nelle ultime settimane. Ancora una volta, il portoghese è partito dalla panchina, una scelta che inizia a delineare un nuovo assetto tattico per il Milan.
Non è la prima volta che Leao inizia dalla panchina. Contro l’Empoli, il numero 10 è subentrato nella ripresa, risultando decisivo con un colpo di testa su cross al bacio di Pulisic.
Contro l’Hellas Verona, invece, il suo impatto è stato molto meno incisivo, anche se ha contribuito all’azione che ha messo in difficoltà la difesa di Paolo Zanetti. Un dato significativo è che, nelle ultime quattro gare ufficiali, Leao è stato titolare solo una volta.
Leao ma non solo: i motivi dietro le novità del nuovo Milan di mister Conceicao
Quello di Rafa non è un caso isolato. Conceição sta cercando di costruire un Milan meno dipendente dalle giocate estemporanee del portoghese, preferendo un approccio più strutturato.
Il talento di Leao è indiscutibile, ma il suo rendimento altalenante ha spesso e volentieri rappresentato un limite per la sua squadra. L’idea di utilizzarlo come arma a partita in corso potrebbe rivelarsi strategica, soprattutto in incontri in cui la difesa avversaria si abbassa e lascia spazi da sfruttare.
Le tre panchine nelle ultime quattro gare inviano un chiaro messaggio: il Milan può fare a meno di tutti, anche di Leao, dall’inizio, e il portoghese deve dimostrare di essere indispensabile. Martedì, nella notte decisiva di Champions, scopriremo se questa gestione sarà confermata o se il numero 10 tornerà in campo dal primo minuto.