Ultimo aggiornamento 15 Febbraio 2025 15:50 di Alessia
Jannik Sinner ha chiuso i conti con la Wada accettando di fermarsi, per squalifica, tre mesi: una decisione presa molto male da Kyrgios.
Non un anno di squalifica come aveva inizialmente richiesto la Wada, ma tre mesi sì. Jannik Sinner, come riferito in una nota ufficiale, ha deciso di chiudere una volta per tutte con la storia legata al ‘caso Clostebol’. E per farlo ha deciso di trovare un accordo: si fermerà tre mesi ma non perderà titoli e trofei vinti.
Se tutto andrà secondo i piani, il campione italiano di tennis potrà tornare in campo il 4 maggio 2025 e prendere parte agli Internazionali di Roma.
Una situazione che non è stata presa bene dal suo ‘acerrimo’ nemico, Nick Kyrgios. L’australiano non ha mai digerito la dichiarazione di innocenza da parte dell’ITIA nei confronti di Sinner e anche stavolta ha immediatamente commentato la decisione ufficiale.
Kyrgios contro Sinner, ancora: ecco come ha commentato l’accordo con la Wada
Su ‘X’, Nick Kyrgios ha immediatamente commentato l’accordo raggiunto da Jannik Sinner con la WADA: “Piuttosto sospetto. Quindi la Wada esce allo scoperto e dice che la squalifica sarebbe di 1-2 anni. Ovviamente la squadra dei Sinner ha fatto tutto il possibile per andare semplicemente avanti e accettare una squalifica di 3 mesi, senza titoli persi, senza premi in denaro persi”.
“Colpevole o no? Triste giorno per il tennis – ha continuato. L’equità nel tennis non esiste. Cosa avrei voluto accadesse? Quello che è successo ad altri giocatori nel passato”.
“Conosco molti giocatori che in questo momento la pensano allo stesso modo, quindi vorrei organizzare degli spazi live la prossima settimana per poterne parlare. Restate sintonizzati per sapere quando sarà il momento esatto”, ha scritto in conclusione.
Sinner si ferma per tre mesi e non partecipa a nessuna competizione ufficiale: le sue parole
Tramite una nota ufficiale, Jannik Sinner ha dichiarato: “Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”.
“Ho sempre accettato – ha aggiunto Sinner – di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della Wada sono una protezione importante per lo sport che amo”.
Quindi, si legge in conclusione: “Su questa base, ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi“.