VAR, ora cambia tutto: decisione clamorosa in Serie A (Ansa Foto) - Rompipallone
VAR, arriva una nuova rivoluzione: il caos nell’ultima giornata accelera tutto
L’ultima giornata di Serie A andrà definitivamente agli archivi solo stasera, con la sfida tra Inter e Fiorentina, con il monday night che per i nerazzurri può essere una sorta di rivincita dopo il pesante ko incassato giovedì scorso nel recupero della gara interrotta lo scorso dicembre.
Una sola gara ancora ma il turno è stato – ancora una volta – travolto dalle polemiche per gli arbitraggi. Ormai è una vera e propria costante ed il Var, che inizialmente avrebbe dovuto risolvere ogni tipo di problema e polemica, ne ha solamente create altre, aumentando a dismisura il caos.
Ad Open Var, la finestra in onda su Dazn in cui un referente AIA spiega e commenta le decisioni arbitrali, è accaduto nuovamente il caos ieri, con Elenito Di Liberatore che ha dovuto fornire le spiegazioni necessarie relative soprattutto ai tre casi più eclatanti dell’intero turno.
Abisso è stato scagionato nella decisione assunta in occasione di Como-Juventus, con i lariani che hanno protestato vibratamente per il fallo di mano di Gatti non giudicato tale, con nessun rigore concesso ai padroni di casa. Parziale assoluzione per Pairetto, invece, per il mancato rosso a Cacae in Empoli-Milan, una gara che ha messo in luce più di un caso, come il rosso a Tomori che ha provocato non poche polemiche anche per una casistica che non rientra nel protocollo Var ed ha creato una sorta di corto circuito.
Da qui la richiesta di rivedere il protocollo anche per colmare quelle zone d’ombra che al momento sono evidenti. Bocciato senza appello, invece, Feliciani e Di Paolo al Var che non hanno concesso il rigore per fallo subìto da Sanabria in Torino-Genoa. Sembra scontato, ora, un turno di riposo per Feliciani che non arbitrerà nella prossima giornata.
In tutto ciò, la Federazione starebbe lavorando ad una nuova rivoluzione per quanto riguarda il mondo della tecnologia, facendola diventare sempre più importante al fine ultimo di ridurre al minimo gli arbitri. Gabriele Gravina, eletto nuovamente presidente della Figc, ha infatti aperto alla possibilità del Var a chiamata, una novità su cui sta lavorando l’IFAB, l’organo internazionale che si occupa del regolamento del calcio ed unico a poter approvare modifiche alle regole.
Già, ma come potrà funzionare il Var a chiamata? L’obiettivo è non spezzare troppo il gioco ma al contempo limitarlo a poche situazioni, dal gol fino ai casi da rigore ed alle espulsioni dirette ed agli scambi di identità.
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