La sfida tra Milan e Roma ha regalato grandi emozioni, ma anche una lite in campo: cosa è successo dopo la sostituzione
I quarti di finale di Coppa Italia hanno visto in calendario una partita di alto livello tra Milan e Roma, due delle big più importanti del calcio italiano. E lo spettacolo di sicuro non è mancato, soprattutto grazie a un’ottima prestazione dei rossoneri, che complessivamente hanno meritato senza troppi dubbi il passaggio del turno.
Non solo, perché è stata la serata dell’esordio dei nuovi acquisti: Santiago Gimenez e Joao Felix, anche se solo con uno spezzone, si sono messi subito in mostra con un assist e un gol rispettivamente e facendo subito esultare i loro nuovi tifosi. Il futuro sembra splendido, ma occhio anche a un diverbio che ha fatto discutere in molti durante la partita.
Lite con i tifosi durante Milan-Roma: cosa è successo
Forse è ingiusto parlare solo di chi è appena arrivato, perché anche chi c’era già sta facendo sempre di più per emergere e guadagnarsi la riconferma. Stiamo parlando, in particolare, di Tammy Abraham. Il bomber inglese si è prima tolto la soddisfazione del più tipico dei gol dell’ex con il pezzo forte della casa, il colpo di testa.
Poi ha anche realizzato la sua doppietta personale, indirizzando in maniera decisiva la partita. Tutto bello, quindi, per il bomber rossonero? Non proprio. Sì, perché l’attaccante inglese nel secondo tempo ha lasciato il posto a Santiago Gimenez e proprio in quel caso è stato protagonista di un diverbio con i tifosi della Roma, i suoi ex tifosi.
I rapporti non sono rimasti proprio idilliaci e all’uscita dal campo, in molti dal settore ospiti hanno iniziato a fischiare l’ex, che in maglia giallorossa è stato protagonista nella gestione Mourinho.
Il gesto di Abraham ai tifosi della Roma
Abraham di certo non è rimasto a guardare, anzi ha prontamente risposto ai suoi ex supporters facendo il gesto della coppa. Non proprio un bel modo di salutarsi, ma che potrebbe avere un riflesso sul futuro del centravanti.
Il Milan vorrebbe trattenerlo ed è contento dell’apporto che sta dando alla causa, anche se non sempre da titolare. Vedremo se le parti troveranno un accordo per un trasferimento a titolo definitivo, ma un ritorno a Roma al momento pare piuttosto improbabile.