Ultimo aggiornamento 29 Gennaio 2025 16:38 di Giancarlo Spinazzola
Esonero Thiago Motta, ecco il nome del sostituto: è uno “juventino”
Dopo 22 giornate di campionato il dato inizia ad essere deficitario per la Juventus. I bianconeri sono quinti in classifica a tre lunghezze dal quarto posto, considerato senza dubbio alcuno una priorità assoluta, e sono 16 le lunghezze in meno del Napoli. E proprio gli azzurri, con un secondo tempo sontuoso, hanno inflitto una dura lezione alla Juve sabato scorso.
I risultati, insomma, non stanno aiutando Thiago Motta ed il suo progetto: ed è chiaro che a Torino stiano prendendo voce sempre più forte i primi mugugni. Il tecnico non sta convincendo, sono troppi i pareggi e poche le vittorie per una formazione che, per costituzione e natura, dev’essere sempre in alto in classifica a lottare per i titoli.
Insomma, una situazione davvero difficile per il tecnico, chiamato fin da subito a dare una sterzata ai risultati, anche perché iniziano a circolare i primi rumors riguardo l’esonero dell’ex Bologna. Al momento non rischia Motta ma è chiaro che la dirigenza ha le antenne ben dritte in testa, pronte a prendere ogni tipo di contromisura qualora dovesse rendersi necessario.
Thiago Motta, fiducia ma non illimitata: la posizione della Juve
Il tecnico, al momento, gode della piena fiducia di Cristiano Giuntoli, il football director bianconero che l’ha scelto personalmente per dare il via al nuovo progetto bianconero, basato sui giovani, sul bel gioco e sui costi contenuti a patto che sia vincente. Insomma, un programma ambizioso frenato anche per i tanti infortuni che hanno colpito la rosa bianconera, soprattutto in difesa.
Giuntoli, però, è intervenuto nel mercato di gennaio e si attende ora risposte confortanti sul campo. Nel frattempo, come detto, la dirigenza bianconera ha iniziato già alcuni sondaggi e monitora la situazione degli altri allenatori. Ma chi potrebbe arrivare a Torino?
Esonero Thiago Motta: la lista dei possibili sostituti
Se Xavi è senza dubbio un profilo seguito, non è certo il solo, anzi. Tra i nomi c’è quello di Roberto Mancini, pure avvicinato alla Juve in passato e desideroso di tornare a guidare un club, ma anche tecnici che si stanno mettendo in mostra in Serie A come Marco Baroni e Vincenzo Italiano.
Resiste sempre l’ipotesi Roberto De Zerbi, molto apprezzato da Giuntoli così come Luciano Spalletti, vero e proprio pallino del dirigente bianconero ma vincolato all’Italia almeno fino a giugno 2026. E poi c’è uno juventino doc come Igor Tudor, una carriera da calciatore alla Juventus come difensore prima di sedersi in panchina all’Allianz come secondo di Pirlo.