In Serie A nuovo caso legato al calcioscommesse: sotto indagine un calciatore bianconero
A poco più di un anno, torna in Italia ed in Serie A l’incubo del calcioscommesse. Ricorderete certamente il caos scoppiato l’anno scorso, con l’inchiesta della Procura di Torino che ha portato agli interrogatori di Tonali, Fagioli e Zaniolo e le perquisizioni avvenute al centro di Coverciano. E proprio il centrocampista del Newcastle, con il patteggiamento, ha dovuto scontare un anno di squalifica che l’ha tenuto lontano dai campi fino all’inizio di questa stagione per aver scommesse anche sulla squadra in cui militava.
Fagioli, invece, ha ricevuto una pena più lieve proprio in mancanza dell’ultima aggravante appena descritta: il ritorno in campo a maggio, giusto in tempo per partecipare all’infausta spedizione dell’Italia ad Euro 2024. Nessuna pena comminata, invece, a Zaniolo, reo di aver scommesso su altri sport.
Insomma, sembrava finita lì la vicenda, con la Procura del capoluogo piemontese che pur continuando le indagini non aveva trovato altri colpevoli, con tanto di pagina – l’ennesima, nera, del calcio italiano – ufficialmente chiusa.
A distanza di poco più di un anno è tornato lo spettro delle scommesse tra i calciatori di Serie A, una pratica vietata dalle normative federali. Stavolta ad aprire l’inchiesta è stata la Procura di Udine. Nel mirino è finito Maduka Okoye, portiere tedesco ma naturalizzato nigeriano in forza all’Udinese.
Il 25enne, attualmente infortunato dopo l’operazione al polso a cui si è sottoposto, è finito sotto indagine per un flusso di scommesse anomalo relativo alla gara tra Lazio ed Udinese andata in scena l’11 marzo 2024. Stando a quanto afferma il “Messaggero Veneto”, sotto inchiesta è finito anche un titolare di una pizzeria che i calciatori e dirigenti bianconeri frequentano abitualmente.
L’accusa è di truffa nei confronti dei due. La Sisal ha fatto scattare l’indagine a causa di diverse scommesse circa l’ammonizione del calciatore in merito a quella gara vinta dai friulani con il punteggio di 2-1. E puntualmente Okoye, al 65′ ricevette il cartellino giallo per perdita di tempo.
Okoye, se dovesse essere riconosciuto colpevole dalla giustizia sportiva, rischierebbe una condanna a partire da 4 anni con l’impossibilità di giocare tutte le competizioni. L’iscrizione nel registro degli indagati risale allo scorso dicembre: da qui, evidentemente, la mossa preventiva dell’Udinese di ingaggiare Selvik, portiere norvegese svincolato. Una sorta di cautela da parte del club in caso di squalifica o sanzioni pesanti nei confronti dell’estremo difensore.
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