Provocazione Sinner, il n.1 non ci sta: la risposta è tagliente

Jannik Sinner non ha convinto ancora una volta con l’esordio agli Australia Open, ma la provocazione non si è fatta attendere: ecco cos’è successo.

Jannik Sinner ha esordito alla grande agli Australia Open battendo 7-6,7-6,6-1 il cileno Jarry. In attesa del prossimo scontro, al secondo turno, con Tristan Schoolkate, è arrivata l’ennesima provocazione nei confronti del n.1 del mondo del tennis. L’altoatesino stavolta non è però rimasto in silenzio. Anzi, la sua risposta è stata netta e tagliente.

Giocare sapendo che c’è ancora un caso che pende sulla sua carriera non è certamente semplice per Jannik Sinner. Dal 10 marzo dello scorso anno, quando per la prima volta è stata riscontrata la presenza nel suo corpo del ‘Clostebol’, il tennista italiano ha continuato a giocare con un peso addosso incredibile.

Il sollievo dipeso dalla certificazione di innocenza da parte dell’Itia è infatti durato poco visto che poi la WADA ha presentato ricorso e bisognerà attendere fino al 16 e al 17 aprile per comprendere quale sarà la sentenza ufficiale del Tas di Losanna. Nel frattempo, tuttavia, è successo l’impensabile.

Sinner, la provocazione arriva dall’Australia: quanto accaduto ha spiazzato tutti

L’altoatesino ha esordito al Grande Slam che l’anno scorso l’ha visto trionfare contro Medvedev e non ha commesso errori: contro Jarry non è stato semplice ma alla fine è arrivata una vittoria netta.

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Sinner, la provocazione arriva dall’Australia: quanto accaduto ha spiazzato tutti (LaPresse) – Rompipallone.it

Ecco proprio dopo il successo di Sinner, sono arrivate dichiarazioni inaspettate da parte del suo stesso avversario. Nicolas Jarry a sorpresa ha dichiarato: “Il diverso trattamento che abbiamo ricevuto mi ha condizionato”. Questo perché il cileno è stato coinvolto in una vicenda di doping ed è stato sospeso per contaminazione diretta a due anabolizzanti.

La risposta di Sinner non si è fatta attendere

La sconfitta ha bruciato evidentemente parecchio a Jarry, ma la risposta di Sinner è comunque arrivata. Sempre nel suo stile, senza scomporsi troppo. L’altoatesino ha infatti successivamente dichiarato: “Non conosco i dettagli del suo caso, ma quello che posso dire è che siamo stati trattati allo stesso modo“.

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La risposta di Sinner non si è fatta attendere -(LaPresse)- Rompipallone.it

“C’è – ha continuato Sinner – un protocollo. Se il protocollo ha qualche problema non è colpa mia. Certo mi dispiace molto per i giocatori che affrontano queste situazioni, ma non conosco i dettagli. So solo cos’è successo a me e cosa ho dovuto passare. La quantità che avevo nel mio corpo era inferiore al miliardesimo di grammo ed era contaminazione quindi… Non è un periodo facile ma sono ottimista”.

“Mi hanno sempre detto che non era colpa mia, che non c’era volontarietà. Io so quello che è successo, conosco la verità e per me cambia poco“, ha concluso lapidario.

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