C’è un racconto che lascia ancor di più l’amaro in bocca all’Inter di Inzaghi: il retroscena che ha caricato il Milan parte dall’alto ed è saltato fuori senza lasciare dubbi.
Ci sono partite che non si vincono solo in campo: il Milan ha rimontato l’Inter nella finale di Supercoppa con grinta e voglia di riscatto senza eguali. Il vero colpo di scena, però, è stato vissuto dietro le quinte, poco prima del trionfo.
Ad incendiare lo spirito rossonero, infatti, ci ha pensato Zlatan Ibrahimovic, che ha saputo trasformare lo spogliatoio nervoso in una squadra pronta a mangiarsi l’avversario. Ibra non è più solo una leggenda del Milan, è anche Senior Advisor di RedBird: il suo ruolo va ben oltre la rappresentanza.
Milan, contro l’Inter è successo tutto questo in finale di Supercoppa
In occasione del match, con le tensioni a mille e le aspettative sulle spalle, Zlatan ha preso la parola nello spogliatoio dell’Al-Awwal Park di Riad e ha tenuto un discorso intenso. Senza fronzoli per motivare come solo lui sa fare il suo gruppo. Il messaggio? Non cedere alla pressione, ma usarla come benzina per una reazione feroce. L’Inter stessa è rimasta ‘vittima’ di questa carica incredibile arrivate nell’ambiente rossonero.
“Abbiamo cercato una reazione: questo trofeo è la nostra risposta.” ha tuonato lo svedese. Ha poi reso merito a Conceicao e il suo staff: “Menomale che avevi la febbre, Sergio, se no spaccavi pure i televisori!” ha dichiarato l’ex bomber, come poi rivelato dal Milan.
Ibra stesso ha parlato del significato profondo di giocare nel Milan: “Ragazzi, questo è il Milan. Giochiamo per questi trofei, per vincere queste coppe”.
Ibrahimovic e lo zampino sulla Supercoppa: ecco di chi è il merito
Parole che hanno acceso il cuore dei tifosi. L’Inter, nonostante gli sforzi, non ha potuto evitare il colpo: i nerazzurri hanno visto il vantaggio evaporare sotto colpi di una squadra avversaria col fuoco dentro. La differenza? Non tattica, o meglio non solo, ma mentale.
Il Milan ha conquistato la coppa, ma ha di fatto ritrovato molto di più: la fame di gloria che solo chi ha memoria della grandi vittorie può nutrire. E dietro tutto questo c’è anche, ancora, lui: Zlatan Ibrahimovic. Altre sfide lo attendono, il percorso continuerà ad essere tortuoso, ma una cosa è più che certa: le affronterà con una resilienza che pochi possono eguagliare.