Ancora brutte notizie per mister Simone Inzaghi: dopo la sconfitta in finale continua la sfortuna in casa Inter
In un momento cruciale della stagione, la sfortuna continua a bussare con forza per i nerazzurri. Dopo la pessima sconfitta in finale col Milan, arrivano ulteriori notizie negative che segnalano la delicatezza delle prossime partite per Inzaghi.
La notte di Riad avrebbe dovuto essere un grande palcoscenico per Hakan Calhanoglu: una finale contro il Milan, i vecchi compagni, e la chance di ribadire ancora una volta il suo peso specifico nel cuore del gioco nerazzurro. Eppure, dopo appena mezz’ora, il sogno si è trasformato in un incubo.
Il centrocampista turco ha alzato bandiera bianca, fermato ancora una volta dal “nemico” che ha caratterizzato la sua stagione fin qui: l’adduttore. Se a ottobre e novembre era stata la gamba sinistra a tradirlo, stavolta è la destra a lanciare segnali d’allarme. La paura per Inzaghi è concreta: anche se uno stop lungo sembra escluso, bisognerà valutare l’entità del danno.
Senza Calha, la luce a centrocampo si spegne. Lo si è visto chiaramente quando Asllani ha preso il suo posto: il giovane albanese, ancora una volta, ha dimostrato di non essere pronto per partite di questa caratura. Errori in fase di costruzione, letture difensive sbagliate, e ritmo lontano dagli standard richiesti. Imprecisioni che hanno lasciato il tecnico piacentino con più dubbi che certezze.
Tanto che in pagella oggi è stato bocciato con un sonoro 4,5 da ‘La Gazzetta dello Sport’ che ha fatto anche un recap della situazione in casa nerazzurra.
Non è solo Calhanoglu a far tremare l’Inter: De Vrij è a mezzo servizio, una condizione che limita l’affidabilità in una difesa già fragile. Come se non bastasse, i rientri di Pavard, Acerbi e Thuram sono tutt’altro che garantiti per le prossime sfide.
Il francese ex Bayern Monaco non è ancora al meglio dopo l’ultimo stop, Acerbi continua a convivere con acciacchi che riducono le sue prestazioni, e Thuram, indispensabile per l’attacco, potrebbe aver bisogno di più tempo per tornare in forma completa. Il rischio di un crollo è più reale che mai.
Senza Calhanoglu, il gioco dell’Inter perde ordine, visione e capacità di rifinire. Inzaghi, che aveva trovato nella stabilità del turco davanti alla difesa una chiave per il successo, ora deve reinventare tutto. La beffa di Riad ha lasciato il segno, ma il vero danno rischia di farsi sentire molto più a lungo. E per Inzaghi, sotto pressione, la gestione dell’emergenza sarà un banco di prova decisivo per ambizioni nerazzurre.
This post was last modified on 7 Gennaio 2025
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