Arrivano importanti novità in vista della partita di questa sera di Supercoppa Italiana. Di seguito riportati gli aggiornamenti
Il mondo del calcio è in lutto da questa mattina per la scomparsa di Aldo Agroppi, ex- calciatore, allenatore ed opinionista tv in RAI. Aveva 80 anni ed era ricoverato da qualche giorno in ospedale nella sua Piombino, in provincia di Livorno.
La notizia della sua perdita è stata diffusa nelle prime ore del mattino. Agroppi è stato una bandiera del Torino con con 278 presenze, 20 gol e lo storico Scudetto della stagione 1975/76, cui si aggiungono 2 Coppa Italia nel 1968 e nel 1971. Oltre alla maglia granata, ha vestito anche quelle di Perugia, Potenza e Ternana.
Figc, la scelta sul minuto di silenzio per Agroppi
La FIGC e il presidente Gabriele Gravina si sono uniti al cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi, all’età di 80 anni.
“La scomparsa di Aldo Agroppi rappresenta un grave perdita per il calcio italiano – le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina -. Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”
Per commemorare Agroppi, era stato istituito, a partire dalle semifinali di Supercoppa italiana e per tutte le partite del weekend, compresi anche gli anticipi e i posticipi, un minuto di silenzio secondo quanto scritto da Federcalcio tramite un comunicato scritto e condiviso sui propri canali.
Qualcosa però, nel pomeriggio, è cambiato. Infatti, FIGC e Serie A hanno fatto un passo indietro: niente minuto di silenzio a Riyadh, durante la Supercoppa Italiana.
Nessun minuto di silenzio in Supercoppa Italiana, i motivi
La Figc e la Lega Serie A hanno annullato il minuto di silenzio. Le ragioni di questa retromarcia, secondo quanto scritto dall’agenzia stampa Adnkronos, si legano ai precedenti, avvenuti proprio a Riyadh in Supercoppa spagnola e italiana, in occasione delle commemorazioni di Franck Beckenbauer e Gigi Riva.
Infatti, in entrambi i casi i rispettivi minuti di silenzio furono fischiati dal pubblico locale, in quanto nella loro tradizione il silenzio non è associato al lutto.
Si è scelto, annullando questo tipo di commemorazione, di evitare che lo spettacolo, sconcertante per il pubblico italiano ed europeo, si ripetesse, e che quindi la memoria di Agroppi venisse fischiata. Un modo quindi di portare rispetto alla sua memoria.