Non c’è pace per Vlahovic: c’è di mezzo la Juventus nel severissimo parere che non lascia spazio a interpretazioni.
La partita tra Juventus e Fiorentina si è conclusa in parità. Ma stavolta è non è uno di quei pareggi che lasciano un sapore amaro per i bianconeri. Al contrario, è stato un match pieno di emozioni e trame intriganti — tra cui il duello indiretto tra Moise Kean e Dusan Vlahovic, due attaccanti legati da un passato condiviso e da aspettative molto diverse.
Vlahovic, è stato commesso un errore dalla Juve? Il giudizio è pesante
Kean, che si è unito alla Fiorentina in estate per una cifra di circa 15 milioni di euro, si sta godendo una stagione finora straordinaria. In questa partita, il giovane attaccante ha dimostrato di essere in una forma straripante, contribuendo attivamente al gioco offensivo della sua squadra e dimostrando un livello di maturità che lo rende sempre più un perno del progetto della viola.
Si può dire che il suo valore di mercato oggi è almeno tre volte quello che è stato pagato per lui? Forse è un po’ esagerato, ma secondo Sandro Sabatini, sì. Nel suo classico video-editoriale, infatti, il giornalista elogia con decisione l’ex talento bianconero.
Dall’altra parte, Vlahovic continua faticare nell’integrarsi nei meccanismi di gioco della nuova Juventus. Nonostante un paio di occasioni degne di nota, come il tiro sventato da un attento De Gea, il centravanti serbo è apparso spesso isolato, incapace di trovare quella continuità che lo aveva reso chiave nelle stagioni precedenti.
Per questo il giornalista ha dichiarato: “A proposito di Kean e del confronto a distanza con Vlahovic… Ecco, i punti sospensivi dicono già tutto: in questa partita e finora in questo campionato, tra i due non c’è paragone. Stravince Moise Kean, che la Juve in estate ha “regalato” per una quindicina di milioni”.
Le ‘colpe’ della Juventus e il confronto Kean-Vlahovic
Il confronto con Kean, sebbene indiretto, ha evidenziato una netta differenza di rendimento: mentre l’italiano brilla e segna, il serbo fatica a ritrovare sua migliore versione. Non tutto, però, è da buttare per la Juventus. La prestazione complessiva è stata buona, segno che qualcosa sta cambiando a livello di gioco. Tuttavia, i problemi strutturali della squadra restano evidenti.
La difesa, in particolare, continua a concedere troppo: sul primo gol della Fiorentina, Kean è stato lasciato libero di colpire a pochi passi dalla porta, mentre sul secondo è stato Sottil a sfruttare un’errata lettura della retroguardia bianconera.
Per la Juventus, dunque, il pareggio rappresenta un ulteriore passo avanti sul piano del gioco, ma anche un’occasione persa per migliorare la classifica. Per la Fiorentina, invece, è altro segnale positivo di una stagione che sta prendendo piega interessante, anche grazie a Moise Kean, sempre più protagonista.