Ultimo aggiornamento 29 Dicembre 2024 14:40 di redazione
Il serbo Djokovic torna a parlare del caso doping che ha interessato il numero 1 al mondo, Jannik Sinner.
Con la fine del 2024, sta per concludersi una stagione straordinaria per il tennis italiano. Tantissime le conquiste raggiunte e i record infranti, che hanno reso i tennisti e le tenniste azzurre protagonisti di qualcosa di incredibile.
A pochi giorni dall’inizio di una nuova annata – che si prospetta essere ancora molto interessante – gli italiani sono ritornati nel mirino delle polemiche. A parlare è stato il numero 7 nell’ATP ranking, Novak Djokovic, da poco con un nuovo allenatore e alle prese con nuovi obiettivi ambiziosi.
Ennesimo attacco a Sinner: le parole
Mancano ormai pochi giorni, e i tifosi di tennis potranno di nuovo emozionarsi davanti alle imprese dei propri beniamini. La griglia di partenza prevede prima il torneo di Brisbane e poi l’Australian Open, dove gli italiani attenderanno con ansia gli impegni di Jannik Sinner. L’altoatesino è tornato a far parlare di sé nelle ultime ore. O meglio: è stato Djokovic a parlare nuovamente del suo rivale.
Il motivo? Il ‘caso Clostebol’ che ha riguardato l’azzurro negli scorsi mesi e che aveva gettato nel panico i tifosi di Sinner, accusato di essere positivo al test antidoping. Djokovic non si è dimostrato particolarmente conciliante nei confronti di come è stata gestita la faccenda, esponendosi così a favore di un altro tennista (da molti considerato l’hater numero 1 di Sinner): Nick Kyrgios.
Il tennista australiano non ha mai nascosto il suo disappunto nei riguardi della decisione di non condannare Jannik Sinner – nonché Iga Swiatek – per i loro casi doping, definendo l’esito della faccenda “qualcosa di disgustoso per il nostro sport”. E affermando l’importanza di parlarne affinché non venga nascosta la polvere sotto al tappeto.
L’uomo più atteso del torneo di Brisbane (a lungo ai box per un complicato infortunio) non si è tirato indietro alle domande dei giornalisti sul caso Sinner, per il quale ha parlato così – secondo quanto riportato da Eurosport:
Se penso ancora che Sinner sia un imbroglione? Beh è risultato positivo a due controlli in due momenti diversi. Se non avesse fatto nulla di male perché gli sono stati tolti dei soldi e dei punti ATP? Ovviamente hanno trovato qualcosa che non andava. Lui è il numero 1 al mondo è un tennista incredibile, non ho mai detto di no ma penso che il trattamento debba essere giusto per tutti. Penso che la situazione sia stata gestita in modo orribile nel nostro sport.
Djokovic non ci sta: il serbo chiede trasparenza
Anche Novak Djokovic sembra essersi schierato a favore di Kyrgios contro Sinner, che nonostante sia stato prosciolto da un tribunale indipendente, attende ancora l’esito del ricorso dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) al Tas.
Il serbo medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, come riportato da ADNkronos, ha parlato di un caso che si sarebbe dovuto gestire diversamente, accodandosi così alle parole del collega australiano:
Il caso Sinner non è piacevole, allo stesso tempo però viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social media. Nick si è espresso molto bene riguardo all’intero caso doping di Jannik, e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi.
Djokovic termina poi la parentesi parlando di un sentimento di frustrazione (provato anche da altri giocatori) nel vedere come sia stata trattata la vicenda. E lamenta l’essere rimasti allo scuro di tutto per ben cinque mesi. Un periodo che non avrebbe così contribuito a dare una bella immagine del tennis a livello mondiale.