Notte vittoriosa per il Real Madrid e nuovo record per l’allenatore italiano Ancelotti. Di seguito riportate le novità
Notte importante e da sogno in casa del Real Madrid. I Blancos, infatti, vincono la loro quarta Coppa Intercontinentale, in tutto però sono nove tenendo in considerazione le cinque Coppe del mondo per club Fifa. Si tratta così del quinto titolo del 2024 e secondo stagionale.
La partita si è disputata contro i messicani del Pachuca al Lusail Stadium di Doha, in Qatar. Stadio in cui Mbappé, esattamente due anni fa, il 18 dicembre 2022, aveva perso la finale del Mondiale contro l’Argentina, dopo aver segnato tre gol.
Ancelotti decide di schierare dal primo minuto tutte le sue stelle più lucenti e così il match termina per 3 a 0 per la rosa dell’allenatore italiano. Entrambe le squadre tirano cinque volte prima di sbloccare la partita, infatti, il primo gol arriva grazie a Mbappé e l’assist di Vinicius.
Il secondo tempo i Blancos allungano il risultato prima con Rodrygo, che si distingue con un destro a giro impeccabile da fuori area, seguito dal rigore trasformato con precisione da Vinícius.
Con il gol al minuto 37esimo, di Mbappé ha segnato il suo 344esimo gol in carriera prima dell’età di 26 anni. Un traguardo importante dove solo Messi ne ha segnati di più in questo secolo con quota 346.
Ancelotti nella storia: nuovo record
Non solo obiettivi personali di Mbappé, con il secondo gol in due finali giocate con il Real Madrid, ma questo trofeo fa scrivere un nuovo record assoluto anche per Carlo Ancelotti. Di seguito quello che bisogna sapere.
Come riportato, infatti, dal giornalista esperto di mercato Fabrizio Romano sul suo profilo X, per Carlo Ancelotti è una giornata storica. Si tratta del quindicesimo titolo col Real ed è così il tecnico con più titoli vinti nella storia Blancos, superando Miguel Munoz.
Non è passato inosservato, però, il clima surreale durante la partita: un assordante silenzio da parte degli spettatori presenti sugli spalti, nonostante si sia registrato l’ingresso del pubblico delle grandi occasioni con più di 60.000 presenti. Il motivo? Quasi nessuno dei tifosi allo stadio era spagnolo e neanche messicano. La maggior parte dei presenti, quindi, era qatariota o provenienti dai Paesi arabi confinanti, pubblico che non solo neutrale per la partita ma anche abituato a seguire le partite comodamente dai salotti della propria casa, senza andare allo stadio.