Dopo mesi di silenzi, il campione del mondo ha palesato le sue difficoltà e i problemi che ha dovuto affrontare in questo periodo.
Negli ultimi tempi, sempre più calciatori hanno manifestato la necessità di un supporto psicologico oltre che fisico: per molto tempo i problemi dietro l’enorme pressione a cui sono esposti costantemente i calciatori sono stati ignorati ma fortunatamente negli ultimi tempi questa dinamica sta cambiando.
Dopo Gosens e Fagioli, in queste ore si è aperto ai microfoni di Clank il Papu Gomez, parlando delle difficoltà a cui è andato incontro dopo la squalifica per doping.
Alejandro Gomez: “Il ‘Papu’ è finito, sono in terapia”
Alejandro “Papu” Gómez si racconta senza filtri, svelando il calvario vissuto dopo lo scandalo doping e la sospensione che ha stravolto la sua vita. Intervistato da Juan Pablo Varsky su Clank, l’ex capitano dell’Atalanta ha condiviso riflessioni intime sul passaggio dall’essere un campione del mondo a ritrovarsi “nessuno”: “Forse il personaggio del Papu sta finendo. Voglio lasciare spazio ad Alejandro, ricominciare, anche solo per un anno o tre partite”.
Durante la sospensione, il padel è diventato una via di fuga e una nuova passione: “Giocavo ore al giorno per distrarmi. Il padel mi ha salvato, ho conosciuto più persone in un anno che nei miei sette anni a Bergamo”. Gómez, ora in terapia, parla di una rinascita personale: “Sto imparando ad adattarmi alla vita normale, alla routine familiare, e mi piace”.