Continua a far discutere il rigore concesso all’Inter domenica sera. Rocchi si esprime così sulla questione.
La dodicesima giornata di serie A si è da poco conclusa ed è ormai tempo di Nations League. Nel frattempo però il weekend porta con sé degli strascichi, e le discussioni inerenti l’arbitraggio di Inter – Napoli proseguono.
Un attacco fin troppo esplicito e diretto quello di Antonio Conte nel post partita per pensare che non se ne sarebbe parlato nei giorni successivi e, chissà, nelle settimane.
Il riferimento è chiaramente al rigore concesso per il presunto intervento di Anguissa su Dumfries, su cui Conte si è soffermato ma, e questo va detto, senza mettere in dubbio la buona fede dell’arbitro. La polemica è infatti più ampia. Il contatto sembra essere molto leggero e non è la prima volta che vengono concessi questi cosiddetti “rigorini”. Il VAR, da regolamento, non interviene su questo tipo di contatti, dove è più importante la percezione da campo e l’intensità, lasciando quindi piena autonomia all’arbitro.
Chiarito ciò, il VAR è anche uno strumento che, una volta che l’hai, lo usi punto e basta in caso di dubbi. O almeno questa è l’opinione di Antonio Conte. “Se il contatto è netto, ma evidentemente molto leggero, perché non invitare comunque l’arbitro quantomeno a rivederlo? Poi se lo conferma ben venga, in quel caso lo accetto”.
Dunque un attacco rivolto piuttosto all’intero sistema che, avendo questa tecnologia a disposizione, dovrebbe il più possibile adattarla al gioco e non viceversa. Usarla sì con parsimonia, ma allo stesso tempo senza troppi vincoli o possibilità di “nascondersi” che portano poi a fare dietrologia, secondo l’allenatore del Napoli. Bisogna il più possibile limitare queste zone grigie, anche perché poi i giocatori ci si abituano e in queste zone grigie ci sguazzano.
Rocchi è intervenuto a difesa della propria squadra ammettendo alcuni errori, compreso quello di domenica sera. Rigore che il designatore, a suo dire, non avrebbe concesso proprio in virtù dell’intensità troppo lieve del contatto.
Allo stesso tempo però non vanno nemmeno sollevate troppe polemiche. “Prima di tutto dobbiamo fare noi meno errori, di sicuro. Dall’altra parte, cerchiamo di essere più riflessivi, serve rispetto. Chiedo di essere più tolleranti possibile perché se non porti rispetto il clima si incendia. Non posso mica fare ogni vola una conferenza e dire: a te questo, a te questo… Se poi uno incappa in un errore chiaro, lo diciamo noi la sera che è un errore.”, ha detto il designatore.
Certo è che di questi “rigorini” se ne sono visti già parecchi in questo inizio di stagione, e numerosi allenatori si sono già lamentati per la questione. Il regolamento dovrebbe adattarsi al gioco per migliorarne fluidità e correttezza, o perlomeno questo dovrebbe essere l’obiettivo. Di certo non è il gioco che deve adattarsi al regolamento.
This post was last modified on 12 Novembre 2024
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