In casa Roma, l’eventualità dell’esonero di Ivan Juric sta diventando sempre più concreta: ultimatum per il tecnico giallorosso
C’erano grandi aspettative per questa stagione, in casa Roma, visto l’abbrivio positivo con cui si era conclusa la precedente. E, nonostante le turbolenze estive, mettendo a referto un mercato di una certa importanza, per puntare, finalmente, al ritorno in Champions League, traguardo che il club giallorosso fallisce ormai da diverse stagioni. Era l’anno 2017/2018, l’ultimo in cui i capitolini hanno centrato il piazzamento tra le prime quattro. Traguardo che in questo momento, per come stanno andando le cose, appare una chimera.
L’inizio di annata ha visto una Roma davvero sotto tono in campo e finita in un vortice di polemiche, già soggetta a un cambio di allenatore dopo appena quattro giornate, con relativa bufera societaria che ha portato poi, dopo l’addio di De Rossi, anche alle dimissioni della Ceo Lina Souloukou. L’arrivo di Ivan Juric non ha tranquillizzato la situazione e soprattutto non ha portato fin qui i risultati sperati, tutt’altro.
I fatti dicono che la Roma è al decimo posto, a quattro punti di ritardo dalla zona Champions, con un punto conquistato in due gare in Europa League e facendo molta fatica in campo a essere compatta ed efficace nelle due fasi. Inevitabile che, sebbene sia passato soltanto un mese dal suo arrivo, la posizione di Juric sia già a forte rischio. Se non torna alla vittoria, il croato vede l’esonero.
E il suo sostituto potrebbe essere incredibilmente Daniele De Rossi. Le voci sul ritorno dell’ex tecnico si stanno moltiplicando negli ultimi giorni e potrebbero trovare conferma se le cose precipitassero ulteriormente.
‘Tuttosport’ fa il punto della situazione e spiega che le smentite di rito da parte della dirigenza celerebbero delle riflessioni serie sul tema. I Friedkin pensano al ritorno di De Rossi per davvero, per riportare l’ambiente dalla propria parte, dato che la tifoseria aveva mal digerito l’esonero del mese scorso. E il cambio di agente da parte del tecnico, con l’ingresso nella ‘scuderia’ di Ramadani, la LIAN Sports Group, visti i buoni rapporti di quest’ultima con il club sarebbero un ulteriore indizio.
Juric, dunque, ha una pesante spada di Damocle sulla testa. Chiamato a reagire, e come lui tutta la squadra, anche se la sconfitta con l’Inter è stata impietosa nell’individuare l’attuale livello della squadra.
180 minuti, ora, in cui Juric si gioca tutto. Con la Dinamo Kiev, occorre sbloccare la casella delle vittorie in Europa. Contro la Fiorentina, in campionato, per ripartire e per non perdere ulteriore contatto in classifica. Diversamente, il destino del croato sarebbe davvero segnato.
This post was last modified on 23 Ottobre 2024
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